Dopo quello di cui la Nato si è resa responsabile in Afghanistan, non possiamo certo sentirci tranquilli”. Sono le parole del dottor Giulio Cristoffanini, co-fondatore di Emergency, in piazza oggi a Milano per dire no all’intervento militare in Libia. “Dopo aver bombardato la città di Marja, nella provincia di Helmand – spiega Cristoffanini – il comando Nato ha di fatto impedito la creazione di un cordone umanitario”. Oltre all’associazione fondata da Gino Strada, in piazza c’erano anche Rifondazione, Partito Comunista dei lavoratori, Sel, Sinistra critica, Arci e Donne in nero. Nella centralissima piazza San Babila si è parlato di “intervento imperialista”, mosso da interessi che nulla hanno a che vedere con l’intento umanitario dichiarato anche dal governo italiano. “Un’operazione che non pensa alle persone, ma a ciò che c’è sotto terra”, questa l’opinione di Basilio Rizzo, consigliere comunale della Lista Fo a Milano. Tra cartelli e volantini, anche alcuni studenti: “L’Italia ha un rapporto malato con i suoi partner stranieri – dice Dario – oggi siamo amici dell’uno, domani ci si riallinea con quell’altro. Ma è solo una questione di interessi”. di Franz Baraggino
Videogallery
A Milano Sinistra e associazioni in piazza contro la guerra in Libia
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
- 16:10 - La Spina (Unpli): "Pro Loco strategiche per territorio, chiediamo maggiore attenzione"
Roma, 16 nov. - (Adnkronos) - “Il quadro economico che generano le Pro Loco è molto importante, ma l'impatto non è solo economico, è anche sociale: unire le comunità porta a generare condivisione e inclusione sociale. Siamo qui proprio per rafforzare questi messaggi e confrontarci con le istituzioni. Oggi 9 italiani su 10 ritengono molto importante il ruolo che abbiamo nella valorizzazione e nella tutela del patrimonio culturale italiano. Se domani mattina le Proloco smettessero di operare si spegnerebbe l'Italia". Lo ha detto Antonino La Spina, presidente Unpli, durante l’Assemblea dell’Unione Nazionale Pro Loco Italiana, che è in corso a Roma, un’occasione per fare il punto sul loro ruolo strategico e sul contributo offerto alle comunità locali.
"Alle istituzioni chiediamo supporto economico, poi ci sono tanti aspetti su cui si sta lavorando, ad esempio quelli legati alla sicurezza: organizziamo circa 110 mila manifestazioni e per ogni evento abbiamo necessità di un piano di sicurezza, che appesantisce dal punto di vista economico e, a volte, crea anche delle rotture nel sistema che ci fanno anche evitare di fare il nostro lavoro. Poi c'è la questione Iva che in questo momento sta preoccupando tutto il mondo del terzo settore”, conclude La Spina.
- 16:00 - Giustizia: Bonelli, 'Nordio parla di tutto tranne di Delmastro, vergogna'
Roma, 16 nov. (Adnkronos) - "Oggi, il Ministro della Giustizia Nordio al Forum di Fondazione Iniziativa Europa, è riuscito a intervenire su tutto: sull’ autonomia differenziata auspicando il non svolgimento dei referendum, ha criticato le sentenze dei giudici sul trasferimento dei migranti nei Cpr in Albania e sulla questione paesi sicuri, ritenendole errate. Nordio è riuscito a evocare lo spettro del terrorismo parlando delle manifestazioni degli studenti che manifestavano per lo stop ai tagli alla scuola e contro la violenza a Gaza e per loro il ministro ha chiesto alla magistratura pene severe. Su una cosa Nordio non è riuscito a intervenire: sulle frasi vergognose pronunciate ieri dal suo sottosegretario Andrea Delmastro". Così Angelo Bonelli di Avs.
"Io mi chiedo con quali poteri il ministro Nordio possa impartire ordini alla magistratura e evocare un rischio terrorismo che nel nostro Paese non c'è? Il ministro della vergogna tace sulle parole indegne di Delmastro che ha detto che prova intima gioia nel far sapere ai cittadini che loro non fanno respirare i detenuti che stanno dietro i vetri oscurato dei blindati. Il suo sottosegretario prova gioia nel sapere che c’è chi subisce violenza o tortura, ma dal ministro Nordio solo silenzio".
"Del resto non ci possiamo meravigliare: Nordio è lo stesso ministro della Giustizia che ha difeso l'indifendibile Sottosegretario Delmastro nella rivelazione dei segreti in ufficio. Nordio è il ministro della vergogna ormai arruolato tra le file dei post fascisti. Una desolazione", conclude Bonelli.
- 15:50 - Ucraina: domani Calenda a manifestazione a Roma
Roma, 16 nov. (Adnkronos) - Domani, domenica 17 novembre il segretario di Azione, Carlo Calenda, parteciperà e terrà un intervento alla manifestazione '1000 giorni di crimini russi, 1000 giorni di resistenza ucraina' promossa dalla Associazione Cristiana degli Ucraini in Italia, da Europa Radicale e da Linkiesta, con il patrocinio dell’Ambasciata d’Ucraina nella Repubblica Italiana e dell’Ambasciata d’Ucraina presso la Santa Sede. L'appuntamento è alle ore 16.00 su viale Castro Pretorio, all'incrocio con via San Martino della Battaglia (Fermata metro linea B Castro Pretorio), nei pressi dell’ambasciata della Federazione Russa.
- 15:42 - 'Le Pro Loco sono un motore economico delle comunità italiane', a Roma l'Assemblea dell’Unpli
Roma, 16 nov. - (Adnkronos) - Incremento del turismo locale, rivitalizzazione dei borghi interni alle prese con il tragico fenomeno dello spopolamento, promozione delle eccellenze enogastronomiche, supporto all’economia locale, tutela del patrimonio culturale immateriale e socialità. Le Pro Loco, si legge in una nota, sono un motore economico per le comunità italiane, ritenute importanti da più di 9 italiani su 10 nella promozione del territorio e nella conservazione delle tradizioni locali, secondo un’indagine del Censis condotta nel 2024 per Unpli - Unione Nazionale Pro Loco. In Italia sono oltre 6400 le Pro Loco rappresentate dall’Unpli, coinvolgono una rete di più di 500 mila persone impegnate nell’organizzazione e promozione di attività, servizi ed eventi per la comunità, per un totale di 25 milioni di ore di volontariato l’anno. Associazioni che hanno resistito alla pandemia arrivando addirittura a crescere di 100 unità negli ultimi 4 anni. Di questi risultati e del grande lavoro fatto per la tutela del patrimonio si discuterà oggi e domani durante l’assemblea dell’Unpli in corso a Roma all’Ergife Palace Hotel.
“Un appuntamento che ha l’obiettivo di affermare il ruolo strategico delle Pro Loco per il territorio italiano e rinnovare gli organi dell’Associazione – spiega il presidente Unpli, Antonino La Spina. - L’ Assemblea sarà un’importante occasione di confronto con le istituzioni su temi centrali per il terzo settore, per il turismo, le comunità e il patrimonio culturale immateriale del Paese. Un momento per chiedere maggiore attenzione alle istituzioni perché dei circa 3-4 mld di euro generati dal nostro mondo, il 70% è frutto della nostra organizzazione e quindi di iniziative autofinanziate, il restante 30% arriva dal pubblico, questo significa che con il nostro lavoro riusciamo a dare una mano molto forte alle comunità".
Il ruolo delle Pro Loco ancora oggi ampiamente riconosciuto. Secondo l’indagine Censis svolta quest’anno per conto dell’Unpli, più di 9 italiani su 10 ritengono molto o abbastanza importante il ruolo delle Pro Loco nella promozione del territorio e nella conservazione delle tradizioni locali, percezione condivisa in modo trasversale a gruppi sociali e territori. Quasi il 60% delle persone dichiara di aver partecipato almeno una volta a un evento Pro Loco nel 2023. Di queste, il 43,5% afferma di aver partecipato a eventi organizzati da Pro Loco durante i propri viaggi. Dall’indagine Censis risulta che, nel 2023, il 22,6% delle Pro Loco ha registrato più di 5.000 partecipazioni alle attività e gli eventi organizzati durante l’intero anno, con un picco eccezionale raggiunto con 200.000 partecipazioni dichiarate da una Pro Loco. Il 41,4% stima che l’andamento del numero di partecipazioni ai propri eventi sia tornato uguale rispetto agli anni prima del Covid, e il 37,3% afferma che sono aumentati. Il 90,9% ha utilizzato principalmente i Social Media come forma principale di comunicazione per promuovere le proprie iniziative, marcando l’adattabilità delle Pro Loco alle nuove forme di comunicazione.
Pur essendo le sagre una delle attività principali gestite dal 91% delle Pro Loco, una recente ricerca condotta dal Centro Studi Sintesi Cgia di Mestre evidenzia come queste organizzazioni si distinguano per una varietà di iniziative che spaziano dagli eventi musicali 80%, religiosi 57%, gestione di uffici turistici a quella di musei 46%, siti storici e ambientali 29%, attività di salvaguardia ambientale 46%, fino alla promozione di eventi e incontri formativi e culturali 40%. Oltre l'80% delle associazioni è attivamente coinvolto nella valorizzazione di prodotti enogastronomici tipici, come quelli a marchio Dop, Igp, Doc e Docg, segno di un forte impegno nella promozione delle eccellenze del territorio. Non meno importante è la tutela del patrimonio storico e ambientale, con circa il 70% delle Pro Loco che gestiscono iniziative legate a parchi naturali e siti di interesse culturale.
Le Pro Loco sono anche protagoniste nel sostegno al turismo sostenibile, spesso lontano dai flussi di overtourism. Secondo la ricerca del Centro Studi Sintesi Cgia di Mestre ben l'87% delle associazioni operano in territori non massificati dal turismo di massa, contribuendo a stimolare l'economia locale attraverso eventi che attraggono non solo i residenti, ma anche turisti provenienti da altre regioni o dall'estero. La partecipazione a questi eventi è infatti in crescita, con un 16% di visitatori che arriva da fuori regione. In questo contesto, le Pro Loco abbracciano anche la filosofia dello slow tourism, con eventi che favoriscono un turismo più lento e accessibile, particolarmente adatto a un pubblico adulto e anziano. La ricerca del Centro Studi Sintesi Cgia di Mestre sottolinea come le Pro Loco prestino grande attenzione all’accessibilità, con il 94% che valuta la fruibilità degli spazi per le persone con disabilità, e l’87% che adotta misure per favorire la mobilità di chi usa ausili come carrozzine o deambulatori. Inoltre, l’inclusività non si limita alla fruizione degli eventi, ma si estende anche alla partecipazione attiva, con numerosi volontari con disabilità coinvolti nelle attività.
Le Pro Loco si sostengono principalmente grazie all'attività dei volontari, un elemento centrale per il loro funzionamento. In particolare, molti anziani contribuiscono a mantenere vive le tradizioni locali, promuovendo uno scambio intergenerazionale che arricchisce non solo le attività organizzate, ma anche la trasmissione del patrimonio immateriale. Le associazioni che gestiscono eventi religiosi o sagre, ad esempio, si avvalgono in larga parte di volontari con oltre 65 anni, confermando l'importanza di queste figure nel mantenimento della tradizione e della cultura locale. Persone che prestano il loro tempo per promuovere il proprio territorio, investono le proprie energie e trovano le risorse per rendere vivi i luoghi nei quali operano e soprattutto per frenare la piaga dello spopolamento dei piccoli centri urbani.
L’Unpli è, inoltre, iscritta all’Albo nazionale del Servizio Civile Universale e offre la possibilità a giovani, dai 18 ai 28 anni, di prestare servizio presso le sedi di Pro Loco dislocate in tutta Italia. Negli ultimi 20 anni l’Unpli ha formato oltre 30.000 ragazzi, che hanno svolto e svolgono progetti inerenti alla promozione dei territori, della salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, della tutela del paesaggio e delle tipicità regionali. Un’attività che garantisce ai giovani una forte valenza educativa e formativa, un’occasione di crescita personale, un’opportunità di educazione alla cittadinanza attiva, contribuendo allo sviluppo sociale, culturale ed economico del nostro Paese.
Infine, va sottolineato che le Pro Loco coprono oltre la metà dei costi attraverso l’autofinanziamento (54%), il restante con contributi privati (19%) e pubblici (27%). Questo modello di sostenibilità economica conferma la capacità di queste organizzazioni di operare in modo indipendente, garantendo continuità alle attività e rispondendo con agilità alle necessità dei territori. In sintesi, le Pro Loco si confermano come protagoniste nell’ecosistema culturale e turistico italiano, grazie alla loro capacità di promuovere le tradizioni locali, valorizzare il patrimonio, sostenere il turismo sostenibile e inclusivo, e rispondere con impegno e passione alle esigenze delle comunità locali. Gli eventi organizzati dalle Pro Loco ogni anno sono circa 110 mila in tutta Italia, attraggono 88 milioni di partecipanti di cui 76,5 milioni provengono dalla regione, 9,7 milioni dal resto d’Italia e 1,8 milioni dall’estero, il 24% sono anziani, 45% famiglie e 31% sono giovani. Di queste manifestazioni 20 mila sono sagre per una spesa complessiva di 700 milioni di euro sostenuta dalle Pro Loco con la collaborazione di amministrazioni pubbliche, associazioni di volontariato, culturali, sportive, religiose, consorzi di tutela di prodotti locali, un indotto di 2,1 miliardi di euro, 10.500 occupati e più di 300.000 volontari.
L'impatto economico delle sagre è significativo e può manifestarsi in vari modi: incremento del turismo, sviluppo delle attività locali, promozione dei prodotti tipici, investimenti in infrastrutture, sviluppo di nuovi servizi, rafforzamento della comunità e ciclo virtuoso di reinvestimento. Per incentivare la crescita e il potenziamento di queste iniziative, Unpli dal 2018 assegna annualmente il bollino di Sagra di Qualità alle più meritevoli, e dallo scorso anno anche il marchio Eventi di Qualità. Attualmente sono più di 250 le manifestazioni che hanno ottenuto il riconoscimento.
- 15:33 - Gorizia: Scotto (Pd), 'bestialità ingiustificabile su lavoratore egiziano'
Roma, 16 nov. (Adnkronos) - "Non esito a definire terribile l’episodio accaduto a Grado in provincia di Gorizia. Un uomo di 53 anni di origini egiziane ferito sul lavoro in un cantiere viene lasciato due giorni fa davanti a un distributore di benzina. Nessun soccorso, nessuna pietà. Come fosse un oggetto e non un essere umano. Siamo davanti a una bestialità che non può essere in alcun modo giustificata. Questo episodio ci ricorda in maniera inquietante la tragedia di Satnam Singh a Latina, ucciso dalla ferocia di un caporale. Presenteremo una interrogazione parlamentare: non possiamo tacere davanti a quelli che sono veri e propri crimini contro la persona". Così Arturo Scotto del Pd.
- 15:22 - Autonomia: Borghi (Iv), 'Lega vuole andare avanti? Si faccia referendum'
Roma, 16 nov. (Adnkronos) - "C’è un punto tutto politico, in questa intervista del presidente leghista della Regione Lombardia". Lo scrive sui social il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva, postando l'intervista del presidente Attilio Fontana su La Repubblica.
"Non è tanto la sbavatura contro il Parlamento, detta da chi evidentemente si concepisce quasi come un capo di stato estero che negozia un trattato con il governo. A quello siamo abituati, ma ci ha posto rimedio la Consulta. Il punto politico - spiega Borghi - è 'andiamo avanti'. La Lega, insomma, non paga di un pronunciamento che ha svuotato in tutto e per tutto la legge Calderoli, ritiene che si possa e debba andare avanti. Bene, allora facciamolo: si vada al referendum popolare su ciò che rimane di questo 'spacca Italia'. Cosi parleranno i cittadini elettori".
- 15:09 - Uffizi: Pd, 'governo calpesta diritti dei lavoratori e compromette gestione musei'
Roma, 16 nov. (Adnkronos) - "Lo sciopero degli addetti di Galleria dell’Accademia e Bargello (nonché Cappelle Medicee, Orsanmichele, Palazzo Davanzati) è emblematico: il governo utilizza il patrimonio culturale per far cassa attaccando i diritti del lavoro. Nei plessi facenti capo all’Accademia si sta tentando una maldestra internalizzazione di alcuni servizi cosiddetti aggiuntivi, ma effettivamente essenziali come le biglietterie e l’accoglienza.Operazione bloccata momentaneamente dal Tar della Toscana per l’approssimazione che l’ha contraddistinta". Così i deputati Pd Emiliano Fossi e Arturo Scotto sulla manifestazione di protesta svolta oggi, sabato 16 novembre, a Firenze.
"Nel Polo museale fiorentino è infatti in corso un tentativo di smembramento anche della forza sindacale rappresentata dai circa 300 operai della gestione dei servizi aggiuntivi in appalto di concessione. A questa mobilitazione si somma infatti quella per la gara degli Uffizi (con Pitti e Boboli), per cui non è ancora chiaro cosa avverrà alle maestranze dopo l’aggiudicazione della gara e il definitivo responso del Tar; con una gara bandita oltre un anno fa ma da cui sono escluse circa 30 persone impiegate nelle sorveglianze di sala a fianco dei dipendenti statali e della partecipata Ales spa. Questi servizi saranno assegnati tramite gara Consip (cadendo nella logica del massimo ribasso d’asta) e quindi senza garanzie per gli attuali livelli occupazionali".
"Ci sarà chi, accanto ai dipendenti statali, sarà pagato 6/7 euro e l’ora, chi circa 10 euro lorde l’ora, tutti per svolgere lo stesso servizio: una situazione grottesca che ci fa capire l’importanza dell’introduzione del salario minimo in questa fase storica. Il governo deve avere la decenza di offrire una risposta e un’interlocuzione seria e credibile Oltre alla prioritaria questione dei diritti del lavoro, c’è in gioco la qualità della gestione del polo museale statale. S