La laurea c’è, il master no. Eppure il curriculum del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Daniela Santanché pubblicato sul sito del governo recita testualmente: “Laureata in Scienze politiche, consegue un master alla Sda Bocconi”. La verità, dunque, dove sta? A rispondere è la stessa università milanese: “Abbiamo verificato e dalla nostra banca dati alunni non risulta abbia frequentato un nostro master o mba. Non possiamo escludere, ma non abbiamo modo di verificare, che abbia frequentato un corso breve”. Questo è quanto. E sta scritto in un articolo del settimanale Oggi da oggi in edicola.
La Sda della Bocconi, continua Oggi,”organizza in continuazione seminari di aggiornamento per manager che durano uno o più giornate. E di queste decine di migliaia di persone non conserva traccia. Ma sono corsi che non possono essere certo confusi con un master’. Infine il settimanale ricorda che “pochi giorni fa l’astro nascente della politica tedesca, il ministro della Difesa Karl-Theodor zu Guttenberg, ha dovuto dimettersi perché si è scoperto che aveva copiato parti della tesi di dottorato, domandandosi “cosa farà adesso Daniela Santanchè?”. Lei, la Santanchè, interpellata da alcune testate, dichiara: “Ho dato mandato ai miei legali di aprire una causa civile contro il settimanale ‘Oggi’ e il quotidiano ‘Il Fatto’ che con un’informazione falsa e incompleta hanno arrecato grave danno alla mia dignità e alla mia credibilità”.
Poi l’università Bocconi di Milano diffonde in serata un comunicato, poche scarne righe: ”A rettifica di quanto apparso sui mezzi di informazione, l’Onorevole Daniela Santanchè ha frequentato il corso di formazione imprenditoriale in aula e su progetto della Sda Bocconi ‘Gemini – Progetto Nuove Imprese tra il 1992 e il 1993″. Tutto qui. Il comunicato dunque dell’autorevole ateneo, non chiarisce fino in fondo se il corso frequentato dal deputato è da equipararsi ad un master. Termine di cui non vi è traccia nel comunicato della Bocconi. Ma tanto basta al sottosegretario per affermare: “Le dichiarazioni dell’Università Bocconi mettono la parola fine sulla ‘panna’ che ad arte stava montando la macchina del fango sistematicamente impegnata a denigrare – si legge in una nota – e a chiedere le dimissioni di esponenti del governo Berlusconi, sulla base di false notizie. Questi professionisti della menzogna sanno infatti benissimo di non poter contare sulla maggioranza degli elettori, i quali a casa hanno mandato e continueranno a mandare loro, insieme ai mandanti di queste campagne diffamatorie. Ci aspettiamo ora da chi ha scritto e parlato di ‘falso’ e di ‘patacca’ le dovute scuse e smentite. Altri chiariranno in tribunale”.
Articolo aggiornato alle ore 19,20 del 23 marzo 2011