La differenza fra la situazione nell’Unione sovietica e quella giapponese, dicono gli esperti dell’Istituto centrale austriaco per la metereologia e la geodinamica di Vienna, è che nel primo caso un enorme incendio aveva provocato il rilascio di grandi quantità di differenti materiali radioattivi, comprese particelle di combustibile, sotto forma di fumo. Nel secondo, invece, stanno fuoriuscendo solo gli elementi volatili, come lo iodio e il cesio. Una situazione ugualmente pericolosa per la salute, avvertono.
“L’incidente nell’Urss – ha detto Malcolm Crick, esperto delle Nazioni Unite che ha esaminato gli effetti sulla salute del disastro nucleare degli anni ’80 – ha emesso più radioattività e molti differenti elementi nocivi nell’aria rispetto a Fukushima, ma furono comunque lo iodio e il cesio a causare la maggior parte dei rischi per la salute, soprattutto al di fuori dell’area della centrale di Chernobyl. E questo perché, a differenza di altri elementi, possono essere trasportati in lungo e in largo dal vento”.