Eman al-Obaidi è una donna di Bengasi che oggi ha fatto irruzione nell’hotel Rixos di Tripoli dove è ospitata la stampa internazionale. Si è presentata in lacrime, mostrando lividi e cicatrici sul corpo. La donna ha raccontato di essere stata “rapita” dalle milizie di Gheddafi a un check-point fuori dalla capitale, di essere stata trattenuta per due giorni e di essere stata stuprata, con mani e piedi legati, da quindici soldati libici.
“Sono stata legata e toccata in varie parti del corpo dai soldati. Mi hanno urlato contro di tutto, mi hanno filmata. Ero sola. C’era del whiskey. Ero legata. Mi hanno urinato addosso. Hanno violato il mio onore”, ha dichiarato la donna piangendo nei pochi istanti in cui ha potuto parlare con i giornalisti. Ma si tratta solo di pochi secondi: un imponente cordone costituito dalle forze di sicurezza e dal personale dell’albergo ha accerchiato la donna, scatenando un rissa con alcuni giornalisti presenti. In particolare, un cronista è stato colpito al volto e una cameriera dell’hotel ha brandito un coltello verso la donna urlandole “traditrice”.
Come riporta l’Agi, dopo circa quindici minuti Eman al-Obaidi “è stata allontanata in giardino dagli uomini della sicurezza ed è stata introdotta a forza in una berlina bianca. Un uomo ha riferito che la stavano portando in ospedale per le cure del caso, ma lei, prima che venisse chiusa la portiera della macchina ha urlato ‘mi portano in prigione’“.
Allo stato attuale, della donna non si sa nulla. Qui il terribile video di quanto è accaduto.