Il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) prende le distanze dal suo vice presidente Roberto De Mattei. Per le sue parole sul senso del terremoto in Giappone, paragonato in una trasmissione di Radio Maria a una “voce della bontà di Dio”, “esigenza della sua giustizia”. E anche su Internet continuano le critiche di chi chiede le dimissioni di De Mattei, ritenendo le sue opinioni incompatibili con il ruolo di carattere scientifico che ricopre all’interno del Cnr.
“I contenuti dell’intervento del prof. De Mattei non coinvolgono in alcun modo il Cnr – precisa il presidente Luciano Maiani in una nota pubblicata sul sito online -. L’intervento non è stato reso nella sua veste di vicepresidente dell’Ente e il contesto in cui esso è stato reso è estraneo alle attività e alle finalità del Cnr”. Ma la presa di posizione del Cnr, che non parla di dimissioni e parla comunque di “libertà di espressione”, non ha placato le polemiche. E ieri anche la Flc, il sindacato Cgil dei lavoratori di scuola, università e ricerca ne ha chiesto le dimissioni: “Riteniamo che, pur nel rispetto delle credenze di ognuno, esistano dei limiti alle esternazioni, imposti dalle cariche pubbliche che si ricoprono, e che il professor de Mattei li abbia oramai superati abbondantemente – si legge in una nota del sindacato –. L’intervista rilasciata gira sul web e il Cnr sta diventando una barzelletta”.
In linea con la Flc anche un articolo sul quotidiano online Cronache laiche, “ognuno è libero di credere in quello che vuole, anche in cose risibili come queste, o di avere posizioni oscurantiste e fondamentaliste come quelle espresse in più occasioni da De Mattei. Il vero problema è che un personaggio così sia vicepresidente del Cnr”. Critico verso De Mattei anche Massimo Gramellini, che oggi sulla Stampa dedica alla vicenda il quotidiano ‘Buongiorno’.
Diversi i commenti dello stesso tono sui blog e su Facebook. Su causes Simonetta E. scrive “è una vergogna avere a capo di un comitato scientifico una persona così poso scientifica”, mentre marziano su Internet e Politica commenta: “Libero deve essere chiunque di diramare a proprie spese le sue idee, fossero anche corbellerie inqualificabili come in questo caso, purché non violino i diritti di altri. Ciò che da cittadino contribuente contesto è il fatto che un personaggio così debba guidare il più importante ente di ricerca pubblico in Italia. Questo intervento personalmente mi basta per evidenziare una manifesta incompatibilità con il ruolo a cui è stato chiamato”. Gianni C. si chiede su causes: “Con che faccia presentarsi ora ai colleghi giapponesi?”. Domanda pertinente, visto che il suo intervento su Radio Maria è arrivato anche a Tokyo, visto che su friendfeed TokyoJapanNews scrive che “il capo del comitato di ricerca scientifico italiano” ritiene lo tsunami un “battesimo di sofferenza”.