Napoli, Istituto degli Studi Filosofici, ore 11. Per discutere del libro “Federalismo avvelenato” di Marco Esposito e Gianni Pittella, tema caldo per chi si occupa o vorrebbe occuparsi di amministrazioni locali, sono attesi il dipietrista Luigi De Magistris, il democratico Mario Morcone e il berlusconiano Gianni Lettieri. Dovrebbe essere il primo confronto pubblico tra i candidati a sindaco di maggiore peso. Ma all’appuntamento si presenta soltanto De Magistris. In giacca chiara e cravatta rossa, l’europarlamentare demolisce il federalismo tricolore “dove non c’è nulla di solidale, essendosi piegato agli interessi della Lega Nord e delle Regioni più ricche”. In serata la scena si ripete a Roma negli studi di La 7. Luisella Costamagna e Luca Telese invitano a In Onda i tre candidati sindaci. Ma solo De Magistris dice sì e va in trasmissione. Morcone in un primo momento accetta, poi rinuncia perché – dice – la sua agenda di appuntamenti non gli consente di muoversi da Napoli. Lettieri al contrario ci mette poco a dire no e non c’è verso di fargli cambiare idea.
Coincidenze? Oppure il frutto di una strategia precisa? Il tempo chiarirà il dubbio. Il dato però è curioso e si apre a interpretazioni maliziose. Del tipo di quella captata nello staff di De Magistris: “Scappano perché hanno paura di essere massacrati”. Peraltro non bisogna essere esperti di comunicazione politica per sapere che quando un candidato è pressoché sconosciuto al grande pubblico – ed è il caso di Morcone, e in misura minore di Lettieri, famoso a Napoli ma non oltre – avrebbe tutta la convenienza a partecipare agli eventi, soprattutto quelli televisivi, in cui sono presenti candidati mediaticamente popolari. Come De Magistris, per l’appunto. Morcone in verità ha già affrontato l’ex pm otto giorni fa nel corso dell’assemblea programmatica di Sel. Ma era poco più di una riunione interna al partito dei vendoliani e la sua presenza era obbligatoria per chiedere e ottenere il voto agli iscritti che il giorno dopo l’hanno premiato nel referendum indetto per decidere chi sostenere tra i due.
De Magistris in mattinata a Napoli non ha fatto una piega all’assenza dei competitor e non ha chiesto modifiche alla scaletta concordata il giorno prima con gli organizzatori, coi candidati sindaci in coda al dibattito. Fino alla sera prima, infatti, la presenza di Morcone era data pressoché per certa anche dai collaboratori più stretti. Salvo poi apprendere, a conferenza iniziata, che il prefetto era impegnato a un’iniziativa a Forcella in ricordo di Annalisa Durante, la 14enne assassinata per sbaglio in un agguato di camorra, poi all’inaugurazione di una stazione Metro con il sindaco Pd Rosa Russo Iervolino. Lettieri invece ha inviato in extremis un cortese sms di scuse in cui diceva di doversi recare a una presentazione politica. Ci saranno sicuramente altre occasioni per un bel confronto tra gli aspiranti sindaci di Napoli. O no?