La fotografia pittorialista del maestro giapponese al museo Panini. La retrospettiva fino al prossimo 5 giugno
Non si può restare impassibili di fronte alla plasticità dei corpi, dei volti, degli oggetti ripresi da Nojima. Il soggetto, qualunque esso sia, esce dalla bidimensionalità della carta. Si ha l’impressione che i corpi siano presenti, che se ne possa toccare la vellutata superficie. Gli sguardi delle donne, puntati spavaldamente verso l’obiettivo, sono diretti non solo al fotografo, ma allo spettatore: Nojima fa immedesimare il pubblico nel suo sguardo. E lo sguardo di Nojima è acuto, penetrante, racchiude in sé estetiche occidentali e sensibilità orientale.
Yasuzo Nojima (Urawa 1889 – Hayama Isshiki 1964) è una delle più importanti figure della storia della fotografia moderna giapponese. Il suo lavoro spazia dal pittorialismo degli anni Venti alla fotografia moderna con influenze Bauhaus degli anni Trenta, per concludersi con uno sguardo volutamente astratto dalla realtà negli anni del secondo conflitto mondiale.
I primi lavori di Nojima sono caratterizzati da una densità di toni e da un’aria malinconica tipici del pittorialismo, dovuti ai procedimenti di stampa ai pigmenti utilizzati, soprattutto la stampa alla gomma e al bromolio. Negli anni Trenta il suo stile cambia drasticamente, grazie alle influenze delle nuove tendenze della fotografia tedesca: abbandona la stampa ai pigmenti per la gelatina a sviluppo e di conseguenza adatta l’estetica dell’immagine al nuovo medium.
La mostra e il catalogo, edito da Skira, comprendono una selezione di 112 di opere dalla Nojima Collection del National Museum of Modern Art, Kyoto, rappresentativa di tutta la sua attività.
Sede espositiva
Fotomuseo Panini
Via Giardini 160
41124 Modena
Periodo
26 marzo 2011 – 5 giugno 2011
Orari di apertura
da martedì a domenica
dalle 11 alle 19
lunedì chiuso
Ingresso gratuito