Servono iniziative significative e forti (come quella del 12 marzo a difesa della Costituzione) per difendere la libertà di informazione in Italia. Bisogna coinvolgere la parte migliore del nostro Paese: giornalisti e movimenti, personalità dello spettacolo e della cultura, parlamentari e cittadini attivi che hanno a cuore la libera circolazione di pensiero. L’Agcom ha bocciato il bavaglio, ma il segno che non abbassiamo la guardia sarà il presidio previsto per domani 30 marzo, dalle 13.30 in poi a Palazzo S. Macuto, Via del Seminario, 7, davanti alla sede della Commissione di Vigilanza Rai. I love talk show è per ora un appello da firmare e far circolare.