L'aumento dei prezzi al consumo su base annua è il più alto da quasi due anni e mezzo. Pesano i carburanti, con la benzina che ha subito un incremento del 12,7% e il gasolio del 18,5%
L’accelerazione dell’inflazione, spiega l’Istat, risente in primo luogo delle tensioni sui beni alimentari e sui beni energetici non regolamentati (come carburanti e gasolio da riscaldamento). L’inflazione di fondo al netto di energetici e alimentari freschi è infatti pari all’1,8%, mentre esclusi solo i beni energetici l’indice è pari all’1,9%. A sostenere la dinamica dei prezzi contribuiscono però anche i servizi ed in particolare i trasporti e i servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona. Per quanto riguarda l’indice Ipca armonizzato europeo, l’Istat registra un aumento del 2% rispetto a febbraio e del 2,6% rispetto a marzo 2010, con un’accelerazione di cinque decimi di punto percentuale rispetto a febbraio 2011 (+2,1%). La forte variazione congiunturale, spiega ancora l’istituto di statistica, “è in gran parte dovuta al venir meno dei saldi stagionali”. Per quanto riguarda l’inflazione acquisita infine, il tasso calcolato è dell’1,8%.