“Ci batteremo per far passare la riforma della giustizia nelle piazze”. Lo ha detto il ministro Angelino Alfano parlando di giustizia al convegno di Rete Italia a Riva del Garda. “Sarà necessario l’impegno di un grande partito come il nostro, guidato da Berlusconi”, ha detto. Quindi il Guardasigilli ha attaccato l’opposizione che non condivide la nostra proposta pur di far male al premier”. Secondo Alfano l’opposizione “si rifugia nel benaltronismo per uccidere il riformismo. Sono i titolari della virtù e la nostra riforma non la accettano perché siamo brutti e cattivi”.
”Il motivo che noi stiamo dove stiamo è per evitare che il ministro della Giustizia del 2031 dica le stesse cose che dice quello de 2011. Noi dobbiamo avere il coraggio di provarci, non è che siamo titolari del quinto vangelo però siamo consapevoli di un’altra cosa e per usare il motto della sinistra “se non ora quando?” Cosa aspettiamo a cambiare? Aspettiamo che torni la sinistra?”. E ancora: “La stessa sinistra – dice – che si è battuta contro il referendum che prevedeva il dimezzamento dei parlamentari, la stessa che si è battuta contro l’abrogazione dell’articolo 18, contro la legge del mercato del lavoro, contro la riforma della Giustizia e ora, quando la proporremo, contro la riforma della forma dello Stato. La sinistra è distesa sul più becero conservatorismo”.