”Il motivo che noi stiamo dove stiamo è per evitare che il ministro della Giustizia del 2031 dica le stesse cose che dice quello de 2011. Noi dobbiamo avere il coraggio di provarci, non è che siamo titolari del quinto vangelo però siamo consapevoli di un’altra cosa e per usare il motto della sinistra “se non ora quando?” Cosa aspettiamo a cambiare? Aspettiamo che torni la sinistra?”. E ancora: “La stessa sinistra – dice – che si è battuta contro il referendum che prevedeva il dimezzamento dei parlamentari, la stessa che si è battuta contro l’abrogazione dell’articolo 18, contro la legge del mercato del lavoro, contro la riforma della Giustizia e ora, quando la proporremo, contro la riforma della forma dello Stato. La sinistra è distesa sul più becero conservatorismo”.