E così siamo stati ufficialmente dichiarati tutti imbecilli. 58 milioni di cretini. Sì, perché il voto di oggi doveva stabilire se quella telefonata Silvio Berlusconi l’avesse fatta nell’esercizio delle sue funzioni, in qualità di Presidente del Consiglio, oppure nelle vesti di privato cittadino che vuole cavarsi d’impaccio. Grazie ai cosiddetti responsabili – Razzi, Scilipoti & friends – il popolo italiano, per mano dei suoi rappresentanti, ha deliberato in via ufficiale che il suo capo di governo è uno che si beve tutto, a cominciare dalla prima marocchina che gli dice di essere la nipote di Mubarak.

Del resto è naturale: potete provare da soli! Avvicinatevi per esempio a David Cameron e ditegli di essere Marilyn Monroe che in realtà non è morta ma vive con Michael Jackson ed Elvis Presley nella città inesplorata di Atlantide. Vedrete che quello, di prassi, non solo non vi spedisce al manicomio senza passare dal via, e neppure eventualmente chiede al capo della Digos o ai servizi segreti notizie sulla vostra attendibilità, no: addirittura vi invita decine di volte ai suoi festini privati, vi ricopre di soldi, di auto e di immobili e vi affida alle cure di una nota maitresse milanese.

Il voto del Parlamento italiano oggi ha espresso proprio questo orientamento: Silvio Berlusconi telefonò alla questura in quanto, nelle vesti di capo di governo, voleva evitare tensioni sul piano della diplomazia internazionale. Che poi si sa: una minorenne presa in custodia dalle forze dell’ordine e successivamente affidata ai servizi sociali è intollerabile per qualsiasi zio che si rispetti. Una minorenne, viceversa, che si aggira ubriaca e seminuda nella discoteca privata del tuo partner strategico – nonché grande amico italiano – per un musulmano è invece gande motivo di sollievo. Ma non vigeva il divieto di fare uso di alcool? E se Fede le avesse fatto mangiare carne di maiale? E se la carne di un maiale l’avesse invece succhiata? Del resto, con la ragione è impossibile sondare l’imperscrutabile disegno divino, pari solo all’incomprensibilità della ragion di stato, in questo frangente ancora più incomprensibile.

Dunque stiamo sereni: i parlamentari eletti in nostra rappresentanza dimostrano di avere cognizione di causa, lucidità mentale e molta più lungimiranza di noi nell’accostarsi alla comprensione degli eventi. Perché è chiaro che siamo noi a non avere capito niente, altrimenti con il voto di oggi sarebbe evidente a chiunque che ci stanno prendendo per i fondelli. E questo non sarebbe accettabile. Qualcuno potrebbe rimanerci male e avere reazioni violente. Chissà, potrebbe persino rifiutarsi di esultare al prossimo gol di Pato!

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