“Costituirsi parte civile avrebbe significato l’ammissione della prostituzione, cosa che Ruby ha sempre negato”. E’ Paola Boccardo, l’avvocato della diciottenne Karima El Mahroug, in Tribunale a Milano per la prima udienza del processo che vede coinvolto anche il premier Silvio Berlusconi, a spiegare la scelta difensiva della sua assistita. “Potrò comunque assisterla in aula, e credo e mi auguro di non avere alcuna difficoltà nel tutelare la mia cliente – ha detto l’avvocato al termine dell’udienza. Della diciottenne marocchina racconta anche lo stato d’animo. “Ruby è molto scossa – spiega – tutto il mondo parla di lei e non certo con toni gentili. E’ un marchio che rischia di portarsi addosso per sempre”. A una cronista straniera che domanda di soldi e gioielli ricevuti dal presidente del Consiglio l’avvocato Boccardo risponde: “Sì, Ruby ha ricevuto soldi e gioielli, ma non in cambio di prestazioni sessuali”. di Franz Baraggino
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L’avvocato di Ruby: non c’è stata prostituzione
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