La balla del premier sulla villa di Lampedusa è solo l’ultima e la meno rilevante della lunga carriera del presidente del Consiglio. La vera notizia di oggi è come il più importante quotidiano nazionale racconta ai suoi lettori questa vicenda grottesca. Un esempio di giornalismo all’italiana che sorprende ancor di più perché a sollevare in televisione il caso era stato l’ex direttore del Corriere della Sera Paolo Mieli, un uomo molto importante nella Rizzoli Corriere della Sera Spa. Mieli, già direttore del Corrierone per dieci anni (dal 1992 al 1997, e dal 2004 al 2009) e tuttora presidente di Rcs libri, a Ballarò aveva detto sostanzialmente: “Berlusconi ha detto una bugia. Conosco il proprietario della villa di Lampedusa e il premier non l’ha comprata”.
Dopo una smentita dell’avvocato-onorevole Ghedini, in serata ieri è arrivata la conferma di Berlusconi: non compro più. La retromarcia è stata giustificata con la seguente motivazione addebitabile al venditore: la casa sorge su terreno del Demanio. Peccato che, come riportato sul Fatto Quotidiano in edicola oggi, la scusa di Berlusconi è smentita oltre che dal proprietario anche dalla conservatoria.
Il Corriere della Sera oggi opera una chiara scelta di campo. Tra Mieli e Berlusconi, tra la verità del suo ex direttore e la menzogna dell’attuale premier, non esita a schierarsi dalla parte del secondo.
L’articolo, pubblicato a pagina 8 è firmato R.R. (qui la versione online), andrebbe studiato nelle scuole di giornalismo.
…La visita di sabato offrirà anche l’occasione per cercare una nuova villa da acquistare. Quella che in un primo tempo era stata prescelta non possiede i requisiti giusti. Lo ha rivelato lo stesso Cavaliere durante la riunione a Palazzo Chigi alla quale hanno preso parte i rappresentanti delle Regioni e i ministri che compongono la cabina di regia sull’immigrazione.
La villa, che si trova in una zona limitrofa all’aeroporto, sorge su un terreno demaniale. «L’ho scoperto – ha detto Berlusconi – dopo che sono state fatte alcune verifiche e quindi trattandosi di un terreno che appartiene a tutti noi non posso più acquistarla. Ne cercherò un’altra». A parte questo dettaglio, il governo sta esaminando una serie di progetti per fare decollare Lampedusa da un punto di vista economico.
La versione di Silvio Berlusconi viene riportata come se fosse la verità rivelata: “la villa sorge su un terreno demaniale”.
Così all’indicativo, senza virgolette, senza un minimo dubbio, senza dare la possibilità al proprietario di replicare, senza sentire l’ufficio tecnico di Lampedusa, senza fare una visura catastale storica, senza fare un’ispezione in conservatoria. Tutte attività che richiedono una spesa di pochi euro e pochi minuti. Le visure si possono fare online con una spesa di 12 euro. Mentre il proprietario De Stefani non era difficile da rintracciare essendo amico di Mieli, che certamente avrebbe aiutato il suo giornale a rintracciarlo. Le conseguenze di questo modo di fare giornalismo non sono irrilevanti.
I lettori del Corriere della Sera che hanno visto lo show del premier il 30 marzo a Lampedusa, grazie all’articolo di oggi del loro giornale, resteranno convinti di avere un presidente del Consiglio che mantiene la parola data. Anche a beneficio dei lettori e dei colleghi del Corriere che fossero interessati a conoscere lo stato reale della pratica “Villa due palme”, pubblichiamo le visure catastali e ipotecarie dalle quali risulta che la villa è dei legittimi proprietari.