Riceviamo e pubblichiamo alcune precisazioni della Croce Rossa Italiana sull’articolo “Due milioni in tre anni, la Croce rossa prende il 5xmille, ma non ne ha diritto”
Con riferimento agli articoli pubblicati su Il Fatto Quotidiano in data 07/04/2011, uno dal titolo “Grazie al 5 per mille tre milioni alla Croce Rossa, ora deve restituirli” apparso sul quotidiano cartaceo, e l’altro “Due milioni in tre anni, la Croce rossa prende il 5xmille, ma non ne ha diritto”, sull’edizione on line, si precisa quanto segue.
La Croce Rossa Italiana, in base alla legge finanziaria n. 266 del 23 dicembre 2005, ha presentato istanza di ammissione agli elenchi dei beneficiari del 5 per mille all’Agenzia delle Entrate, così come stabilito dalla normativa in vigore, a partire dal 2006 per i redditi anno 2005.
Le iscrizioni annuali a tali elenchi sono state effettuate dalla CRI, come previsto dalle procedure dell’Agenzia delle Entrate, fino al 2010 riferite ai redditi 2009.
Nessuna comunicazione contraria all’ammissione agli elenchi dei beneficiari è pervenuta a questo Ente, tant ’è vero ciò che la Croce Rossa Italiana è presente negli elenchi dei beneficiari nel sito dell’Agenzia delle Entrate, sino a tutto il 2010.
A tal riguardo, si precisa, altresì, che, ad oggi, risulta pervenuto e regolarmente introitato solo l’importo di € 646.284,77, con valuta 30/06/2008 e riferito alla complessiva somma delle scelte espresse dai Contribuenti nella dichiarazione 2006, riferita ai redditi 2005.
Ciò premesso, la questione del “5 x mille” destinato a CRI, è, come noto, stata oggetto di contenzioso sino al 2010 a riprova della non certa interpretazione della norma a favore o meno degli Enti Pubblici e della CRI, in particolare, come evidenziato anche da codesto Quotidiano.
Solo a fine 2010, la circolare n.56/E della Agenzia delle Entrate dirimeva definitivamente la materia, escludendo dalla ripartizione gli Enti associativi di diritto pubblico.
Sicché Croce Rossa ha provveduto, in data 18 marzo 2011, a diffondere presso tutte le proprie Unità sul territorio una circolare che, nel comunicare espressamente l’esclusione della CRI dal “5 x mille”, per i redditi 2010, invitava a non effettuare alcuna azione di promozione in merito.
Per quanto concerne, infine, la citata lettera, a firma Patrizia RAVAIOLI, rinvenuta sul sito CRI nella sezione Archivio dei Volontari, va precisato che essa riguarda la dichiarazione dei redditi 2009 e non lascia affatto intendere la non consapevolezza dell’Ente circa la non spettanza del “5 x mille”, quantomeno dalla menzionata Circolare Agenzia delle Entrate del dicembre 2010.
Al contrario, nella sezione”Sostieni la Croce Rossa” del sito CRI, è inserito un comunicato che espressamente esclude la CRI dai destinatari del “5 x mille”.
Al fine di evitare possibili equivoci si è provveduto, ad eliminare dal sito detta nota di archivio del Direttore Generale.
Tommaso Della Longa (Portavoce del Commissario Straordinario Croce Rossa Italiana)
Lucio Palazzo (Capo dell’Ufficio Stampa Croce Rossa Italiana)
Risposta degli autori degli articoli alle precisazioni della CRI
Ribadiamo che la cifra destinata alla CRI è di oltre 3 milioni di euro (per l’esattezza 3.119.295,27 euro), come riscontrabile dalle tabelle presenti sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Precisiamo inoltre che la lettera della direzione generale alla quale si fa riferimento è stata diffusa a tutte le unità della Croce Rossa il 28 aprile 2010, cioè ben oltre 3 mesi dopo la sentenza del Consiglio di Stato n. 1730/2010 che esclude le associazioni con personalità pubblica dalle organizzazioni di volontariato.
Debora Aru e Alberto Puliafito