“Il piano annunciato ha avuto piena attuazione”, ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in visita a Lampedusa. L’isola si è svuotata, secondo il premier, di tutti i migranti “residenti”. “Il grosso delle pulizie è stato fatto. Non c’è più nulla di fuori posto”, ha proseguito in conferenza stampa Berlusconi, che sul piano di rilancio turistico ha detto di aver già visionato gli spot su Lampedusa che il governo ha intenzione di mettere in onda. Il premier ha poi annunciato che da lunedì due voli al giorno partiranno per rimpatriare i tunisini arrivati in questi giorni. Si cercherà poi di diminuire il flusso degli arrivi, utilizzando navi italiane per intercettare i barconi che cercano di raggiungere il nostro Paese.
”Quello dell’immigrazione deve essere un problema europeo”, ha ribadito. ”L’Europa o è qualcosa di vero e di concreto, oppure non lo è. E allora meglio ritornare a dividerci e ciascuno a inseguire le proprie paure e i propri egoismi”. Per questo sull’interpretazione delle regole di Schengen deve essere trovato un accordo. “La Francia si deve rendere conto che l’80% degli immigrati dichiara di voler raggiungere la Francia – ha detto il premier -. Buon senso vorrà che si raggiunga un accordo”. E sui contrasti con la Germania, Berlusconi si è detto sicuro che ”la cancelliera Merkel non potrà che convenire sulla necessità di una politica di compartecipazione europea” nell’affrontare quello che è uno “tsunami umano”.
Berlusconi è poi tornato a promettere che Lampedusa verrà candidata al premio Nobel per la pace: “Credo che la prossima settimana saremo pronti per portare al consiglio dei ministri la candidatura”. Per l’isola ci sarà anche un piano di promozione straordinaria, con “offerte speciali per viaggi e permanenza nell’isola”, e un “decreto per la moratoria fiscale”.
Il Cavaliere ha poi parlato della villa che nella visita di settimana scorsa sull’isola aveva annunciato di aver acquistato: “Ecco, questo è il contratto”, ha detto mostrando un foglio di carta. Poi il premier ha detto di essere in attesa che vengano risolti alcuni problemi: “La casa è costruita su terreno demaniale. Mi ero impegnato ad essere lampedusano e se dovessero esserci difficoltà ne acquisterò un’altra”.
Quanto detto in conferenza stampa sulle promesse mantenute, il Cavaliere lo aveva anticipato agli abitanti incontrati durante la visita dell’isola. ”Avete visto, siamo stati di parola”, ha detto a un gruppo di lampedusani che era ad attenderlo al porto. Il premier, arrivato nel primo pomeriggio sull’isola per la sua seconda visita da quando è scoppiata l’emergenza sbarchi, è partito dall’aeroporto con un corteo di auto ma appena fuori dallo scalo è sceso quando alcune decine di cittadini lo hanno chiamato e applaudito. “Tra una settimana inizieranno gli spot per far vedere i fondali di Lampedusa”, ha aggiunto Berlusconi che poi è andato sul molo dove per giorni si sono accampati migliaia di tunisini.
Ma anche da Lampedusa il premier non ha risparmiato gli attacchi alla magistratura e alla Corte costituzionale: “Non è certamente il modo migliore per dare forza al governo e al presidente del Consiglio – ha dichiarato – chiamare il presidente dell’esecutivo in tribunale. E’ la cosa più dissennata che ci possa essere per un Paese” e ha aggiunto “abbiamo magistrati che non lavorano per il Paese, ma contro”. Infine sul sul legittimo impedimento, l’ultima stoccata è per i giudici della Consulta: “La Corte Costituzionale ha ritenuto di abrogarlo. Le persone di buon senso possono giudicare i comportamenti ed esprimere il loro parere su quanto è accaduto”.
Prima di lasciare il porto, Berlusconi ha commentato le critiche tedesche alla decisione del governo di concedere un permesso temporaneo di soggiorno in modo da consentire ai migranti di spostarsi nell’area Schengen: ”Abbiamo questi problemi con la Germania – ha detto – ma ci stiamo organizzando”. Il premier si è poi recato al bar dell’Amicizia, lo storico caffè di Lampedusa, dove è stato accolto tra gli applausi.