Non appena verrà dichiarato il fallimento, i 191 dipendenti Verlicchi potranno aprire un conto gratuito presso la filiale di Casalecchio e la banca delle cooperative verserà loro 300 euro entro la metà di aprile e poi seicento euro ogni mese per un anno. “Si tratta di un accordo epocale – ha detto Nicola Patelli della Fiom – perché Unipol anticiperà una somma complessiva di 720 mila euro senza garanzie”.
Oltre all’anticipo della cassa integrazione in base all’accordo con Unipol sarà bloccato anche il pagamento delle rate dei mutui e l’esecutività degli sfratti per i dipendenti che non riescono a fare fronte da qualche mese al pagamento del canone di affitto.
Si attende dunque per venerdì prossimo l’udienza con la speranza che il Tribunale decreti immediatamente il fallimento dell’azienda in modo che i dipendenti possano finalmente tirare il fiato, anche se già oggi “al presidio si respira un’aria più distesa”, come ha detto Cesare Evangelisti uno dei lavoratori dell’azienda. “Non possiamo ancora mollare – ha aggiunto Evangelisti – perché la proprietà potrebbe ancora reagire, ma sicuramente dopo un mese duro di presidio costante e di speranze, iniziamo a vedere un po’ di luce”.
Inoltre a quanto ha riferito la Fiom, la Jbf di Pontedera, proprietaria della Verlicchi sarebbe ancora irreperibile. “L’unica notizia che abbiamo – ha detto Nicola Patelli della Fiom – è che non hanno nemmeno depositato all’Inps l’avvio della procedura della cassa integrazione ordinaria fino al 23 aprile che avevano concordato con noi all’inizio di marzo, e dunque è stata messa in mora”.
Tuttavia ora l’attenzione di tutti, sindacati e lavoratori, pare essere già proiettata in avanti, infatti parlando del futuro dell’azienda la Fiom non ha escludo la possibilità di andare inizialmente in amministrazione controllata in modo che la produzione possa riprendere il prima possibile. “Ducati e Bmw continuano a chiedere la ripresa della produzione – ha aggiunto Patelli – e con il lavoro di una settimana di una squadra di 12 operai si potrebbero rimontare i macchinari e ripartire in tempi brevi”.
A Bologna poi la questione della Verlicchi è molto seguita. Infatti già qualche giorno fa Danilo Gruppi, segretario della Cgil, l’aveva portata come esempio positivo di lavoro unitario con Cisl, nonostante lo strappo sul festeggiamento separato del Primo maggio e la diatriba sul contratto della Fiera. Ha colto la balla al balzo ieri il segretario della Cisl Alessandro Alberani che, nel tentativo di distendete i toni, ha lanciato la proposta di celebrare il Primo maggio tutti insieme proprio a Zola Predosa davanti all’azienda.
Sulla proposta la Cgil non si è ancora espressa anche se ieri Gruppi ha proposto un incontro per lunedì con Alberani e con Gianfranco Martelli di Uil proprio per discutere dei festeggiamenti della festa dei lavoratori.