“Il garantismo di Berlusconi è una caricatura”. Gianfranco Fini alza i toni e lo fa da Bari durante il suo discorso conclusivo alla prima conferenza dei giovani di Generazione Futuro. E così ribadisce: “Il garantismo per Berlusconi non è più quello in cui tutti si devono riconoscere, ovvero mai più un innocente in galera. Ma è: mai più un colpevole condannato, altro che complotti”.
Il presidente della Camera e leader di Fli ha iniziato il suo intervento così come lo ha concluso, citando il premier: “‘Berlusconi non perde occasione per dimostrare l’ossessione che ha nei nostri confronti. Ma è possibile che se non contiamo nulla non perda spunto, tra le tante barzellette tristi che racconta, di dire che tutto quello che accade è colpa nostra?”. Quindi una frecciata: “Qui nessuno canta ‘Meno male che Fini c’e”. I cronisti hanno poi chiesto a Fini se “Fli riparte dai giovani nonostante i problemi del partito”. Il presidente della Camera ha risposto: “Non c’è nessun problema”.
Nessun dubbio, poi, su chi, entrato in Fli, ha poi fatto retromarcia. ”A Milano – ha detto Fini – dicemmo che la nostra camminata sarebbe stata una traversata del deserto, che così è stato. E’ stato lungo e difficile, qualcuno è tornato nel gregge belante perché preoccupato di non essere deputato, altri, con la testa rivolta indietro, guardano al Governo Berlusconi-Scilipoti. Ma non sono cose che devono preoccuparci”. E a chi gli fa notare che in molti pensano che FLi stia andando a sinistra, Fini risponde con un “infischiamocene”. Quindi ha spiegato: “Non possiamo permettere che le battaglie importanti come quelle per la legalità e il lavoro automaticamente passino come battaglie del centrosinistra perché a destra non si fanno”. Le grandi riforme, dunque. “Da anni – ha proseguito – si parla di riduzione delle tasse e poi, improvvisamente si scopre che l’unica cosa che si è ridotta è la categoria di quelli che le tasse le pagano”. Ed ha criticato l’assenza di una politica delle riforme sul lavoro. “Non si è evitato – ha spiegato – che la flessibilità diventasse precarietà di massa. Eppure Berlusconi è stato a Palazzo Chigi otto anni su dieci”. Il tema del lavoro e dell’occupazione resta una priorità per i futuristi. ”La manifestazione di ieri dei giovani contro il precariato ha dimostrato quanto sia distante il governo attuale da questi problemi: Berlusconi non ha dedicato una sola parola a questo tema e ha parlato solo di questa caricatura del garantismo che intende lui e che non è quello in cui tutti si devono riconoscere”.
Infine con una battuta polemica a chi ha lasciato Fli, Fini ha detto: “Che tristezza i vecchi amici che difendono l’indifendibile. La nostra strada è lunga e faticosa, ma è l’unica percorribile se si vuole difendere il bene più prezioso per l’individuo e la collettività: la dignità “.