L’assegnazione di un grado 7 all’incidente di Fukushima, lo stesso a suo tempo attribuito al disastro di Chernobyl, è “provvisoria”, ha precisato l’Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare, specificando che il livello delle emissioni radioattive registrate dall’inizio della crisi equivale appena al 10% di quello misurato nel 1986 dopo la catastrofe della centrale Ucraina.
Le misure disponibili sulla fuga di radioattività dalla centrale di Fukushima, comunque, “mostrano dei livelli equivalenti al livello 7”, il massimo della scala Ines degli eventi nucleari. “Continueremo a sorvegliare la situazione – ha detto un responsabile dell’organismo ufficiale -. E’ un livello provvisorio”, ha aggiunto, spiegando che la decisione definitiva sulla classificazione dell’incidente dovrà passare all’ulteriore vaglio di un comitato di esperti.
L’Agenzia per la sicurezza nucleare giapponese aveva fino ad ora classificato l’incidente di Fukushima al livello 5, corrispondente a “un incidente con delle conseguenze estese” con un “danno grave al cuore del reattore” ma con un “rilascio limitato di materiale radioattivo all’esterno”.
L’omologa agenzia francese lo aveva valutato di livello 6, pari ad un “incidente grave”. Il livello 7, quello massimo, viene assegnato in presenza di un “notevole rilascio di sostanze radioattive” con “effetti considerevoli sulla salute e sull’ambiente”.
12.03 – Esperti, Radiazioni 10 volte inferiori a Chernobyl
L’incidente alla centrale nucleare diFukushima, almeno stando alle notizie divulgate fino a questo momento, è ancora molto lontano dalla gravità di quello di Chernobyl, e la radioattività emessa è 10 volte inferiore. Lo afferma un esperto dell’agenzia di sicurezza giapponese al Time, sostenendo che l’innalzamento del livello dell’incidente è dovuto al raggiungimento di una soglia nella quantità di radiazioni. “La decisione è stata presa perchè ad un certo punto dopo l’incidente dell’11 marzo si è rilasciata una quantità di iodio 131 pari a 10mila terabecquerel per diverse ore – afferma Ken Morita della Nuclear and Industrial Safety Agency – e la definizione per un incidente di livello 7 è proprio il rilascio di decine di migliaia di terabequerel”. Il totale delle radiazioni emesse dalla centrale da un mese a questa parte, continua l’esperto, è comunque meno di 180mila terabequerel, il 10% dei circa 1,8 milioni di terabecquerel emessi dall’incidente di Chernobyl: “Sono rimasto perplesso dall’innalzamento del livello dell’incidente, forse si poteva arrivare a 6, ma 7 mi sembra troppo – afferma Carlo Lombardi, esperto di nucleare ed ex docente del Politecnico di Milano – questo incidente è ben lontano da quello di Chernobyl. Forse la decisione è stata presa per avere più aiuti internazionali”. Secondo l’esperto ci vorranno ancora molti mesi perchè la situazione torni sotto controllo: “In questi giorni le condizioni della centrale sembrano essersi stabilizzate – spiega Lombardi – ma ci vorranno molti altri mesi di raffreddamento con acqua prima che i reattori non rischino più di fondere”.
11.43 – Naoto Kan: “Su gravità crisi atteso parere esperti”
Il premier nipponico Naoto Kan harespinto i rilievi sui ritardi del governo nella comprensione della gravità della crisi nucleare di Fukushima, appena portata a 7, sullo stesso livello di Cernobyl. “Abbiamo solo atteso il parere degli esperti che hanno fatto le loro valutazioni sulla base degli standard internazionali”, ha osservato Kan.
11.37 – Eccesso di radioattività in auto giapponesi importate in Russia
Venti automobili importate dal Giappone sono state trattenute nel porto orientale russo di Vladivostok dopo che i test a cui sono state sottoposte hanno mostrato un eccesso di radioattività. Lo riporta l’agenzia Itar-tass, riferendo che le auto, presenti a bordo della nave cargo “Asian Ice”, mostravano un livello di radiazioni 1,5 volte più alto del normale. Si tratta del primo caso di rilievo verificatosi finora. Le auto che non rispettano le norme di sicurezza per la salute saranno probabilmente rispedite in Giappone.
11.12 – Naoto Kan: “situazione si sta stabilizzando”
La situazione alla centrale nucleare di Fukushima “si sta stabilizzando passo dopo passo”. Lo ha detto il premier nipponico Naoto Kan che, in conferenza stampa, ha aggiunto che “le radiazioni stanno diminuendo”. Kan, nel primo appuntamento con i media dopo il rialzo del giudizio sulla crisi nucleare a livello 7, lo stesso di Cernobyl, ha spiegato “di aver dato istruzioni alla Tepco, il gestore della sfortunata centrale di Fukushima, “di presentare una relazione sulle prossime iniziative da prendere” per la messa in sicurezza della struttura.
Il premier ha anche auspicato che la popolazione ritrovi la spinta “per tornare alla vita normale” dopo il sisma/tsunami devastante dell’11 marzo, lanciando l’appello per “l’acquisto di beni e prodotti provenienti dalle aree terremotate”, come segnale di fiducia e solidarietà.
9.48 – Cina chiede di avere informazioni “rapidamente”
La Cina ha ripetuto oggi il suo appello al Giappone perché fornisca “rapidamente” informazioni sulla sua crisi nucleare, dopo che Tokyo ha innalzato il livello di gravità della situazione alla centrale di Fukushima, danneggiata dal terremoto e dallo tsunami del mese scorso. “Ci auguriamo che il governo giapponese fornisca informazioni rapide, complete ed accurate” sull’evoluzione della crisi, ha affermato in una conferenza stampa a Pechino il portavoce governativo Hong Lei. “Speriamo che le misure prese dal Giappone migliorino la situazione”, ha aggiunto il portavoce.
07.12 – Sisma 6,3 a Fukushima, evacuata centrale
Una scossa di magnitudo 6,3 (valutazione preliminare) è stata appena registrata in Giappone, con epicentro nella prefettura di Fukushima. La Tepco, il gestore della disastrata centrale nucleare, ha ordinato ai lavoratori di evacuare l’impianto. Il terremoto, che ha avuto per epicentro Hamadori (prefettura di Fukushima) e una profondità di 10 km, secondo la Japan Meteorological Agency (Jma), è stato registrato alle ore 14,07 locali (le 7,07 in Italia). Il sisma è stato subito seguito da tre scosse minori di magnitudo compresa tra 4,1 e 4,9. La Tepco ha reso noto, dopo aver effettuato i controlli richiesti, che le pompe per raffreddare i reattori di Fukushima n.1 non hanno subito danni. La compagnia, inoltre, aveva disposto l’evacuazione dei tecnici dal reattore a scopo precauzionale, oltre che dal vicino impianto di Fukushima n.2.
05.37 – Tepco teme radioattività peggio di Chernobyl
La Tepco, società che gestisce la centrale nucleare giapponese danneggiata di Fukushima, ha affermato di temere che la fuga di radiazioni possa essere maggiore di quella verificatasi nel 1986 nel disastro nucleare di Cernobyl. “La perdita radioattiva non si è ancora arrestata completamente – ha detto ai giornalisti un funzionario della società – e la nostra preoccupazione è che possa anche superare Cernobyl”.
05.25 – Agenzia nucleare, livello 7 provvisorio, vigileremo
L’assegnazione di un grado 7 all’incidente di Fukushima, lo stesso a suo tempo attribuito al disastro di Cernobyl, è “provvisoria”, ha precisato l’Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare, specificando che il livello delle emissioni radioattive registrate dall’inizio della crisi equivale appena al 10% di quello misurato nel 1986 dopo la catastrofe della centrale Ucraina. Le misure disponibili sulla fuga di radioattività dalla centrale di Fukushima, comunque, “mostrano dei livelli equivalenti al livello 7”, il massimo della scala Ines degli eventi nucleari. “Continueremo a sorvegliare la situazione – ha detto un responsabile dell’organismo ufficiale -. E’ un livello provvisorio”, ha aggiunto, spiegando che la decisione definitiva sulla classificazione dell’incidente dovrà passare all’ulteriore vaglio di un comitato di esperti.
L’Agenzia per la sicurezza nucleare giapponese aveva fino ad ora classificato l’incidente di Fukushima al livello 5, corrispondente a “un incidente con delle conseguenze estese” con un “danno grave al cuore del reattore” ma con un “rilascio limitato di materiale radioattivo all’esterno”.
L’omologa agenzia francese lo aveva valutato di livello 6, pari ad un “incidente grave”. Il livello 7, quello massimo, viene assegnato in presenza di un “notevole rilascio di sostanze radioattive” con “effetti considerevoli sulla salute e sull’ambiente”.
04.17 – E’ ufficiale, Fukushima come Chernobyl
L’agenzia giapponese per la sicurezza nucleare ha innalzato al livello massimo di 7 la classificazione dell’incidente nucleare alla centrale di Fukushima seguito al terremoto e allo tsunami dell’11 marzo, classificandola al pari del disastro di Cernobyl del 1986, il più grave mai verificatosi. La stima era stata anticipata dagli esperti e dalla stampa giapponese, ma è stata ora ufficializzata.
02.55 – Spento incendio nessun danno
E’ stato spento l’incendio sviluppato nelle scorse ore alla centrale nucleare di Fukushima, e l’impianto, secondo quanto riferito dalla società di gestione Tepco, non ha subito danni a seguito dell’ultima scossa di terremoto, registrata poco dopo l’una ora italiana. “Al momento non si registra alcun black out nè altro danno a causa di quest’ultima scossa”, ha dichiarato la società elettrica in una nota.
Ieri la Tepco aveva fatto evacuare i suoi dipendenti dal sito dopo un altro sisma di assestamento, del 6.6, registrato non lontano dalla centrale. Intanto la stampa giapponese conferma l’intenzione del governo di Tokyo di rialzare la valutazione della crisi dell’impianto di Fukushima n.1, colpito duramente dal sisma/tsunami dell’11 marzo, dall’attuale livello 5 al 7, pari allo stesso di Chernobyl, che è il più grave finora mai registrato.
02.15 – Nuovo incendio a Fukushima
Un nuovo incendio si è sviluppato in un edificio vicino al reattore n.4 della centrale nucleare di Fukushima. Lo ha fatto sapere la Tepco, società che gestisce l’impianto. Al momento non sono più visibili né fumo né fiamme ma i tecnici stanno ancora verificando se l’incendio sia definitivamente sotto controllo.
01.40 – Forte sisma in mare a est di Tokyo, no allarme Tsunami
Un sisma di magnitudo 6,3 – secondo l’Agenzia meteorologica giapponese – ha colpito stamani al largo della prefettura di Chiba, a est di Tokyo, ed è stato fortemente avvertito nella capitale, dove ha scosso gli edifici. Nessun allarme tsunami è stato diramato. La scossa è avvenuta a una profondità di 30 km sotto l’oceano Pacifico.