Sotto al cielo romano, davanti a una bandiera palestinese che campeggia a ridosso del Colosseo rivive l’utopia di Vittorio Arrigoni, il militante dell’Ism, ucciso a Gaza in meno di trenta ore. Vik utopia si firmava nel suo blog e nelle mail tra amici su Facebook. E quella voglia di utopia si riverbera oggi nei volti commossi e contratti dei tanti militanti. Una manciata di giorni e Vittorio Arrigoni sarebbe tornato in Italia : un gioco malvagio di poteri ha fermato il sogno di Vik Utopia. Volti storditi , commossi, qualcuno stenta a parlare. Alfredo Tradardi dell’Ism dice:”Vittorio Arrigoni è un non- eroe, mite e positivo che ha percorso la Striscia di Gaza con umanità densa e intensa” Uno striscione campeggia nei prati del Colosseo. C’è scritto: “Restiamo Umani”. Era con questa frase che Vittorio Arrigoni firmava le sue corrispondenze da Gaza, durante la campagna di Piombo Fuso, per il quotidiano “Il Manifesto”. Nicola, free lance e direttore di una rivista on line ricorda con amarezza: “Parlavamo tanto di notte. Raccontava con ironia il disastro di Gaza”. Alessia Di Leo, fotografa di guerra dice: “Sento un grande dolore. Una giovane vita è stata stroncata.” Germano Monti, coordinatore del Forum Palestina ricorda i giorni di Piazza Tahrir. Dice con ironia: “ Vittorio e io ci siamo presi un sacco di botte dalla polizia egiziana. Poi abbiamo fatto un blitz davanti all’ambasciata israeliana Al Cairo. E ce la ridevamo in un ristorante”.
Nessuno qui crede alla tesi che i mandanti dell’omicidio Arrigoni siano i salafiti. Mila Pernice, del coordinamento della Flottilla che partirà a metà maggio va giù dura: “ Non ci lasceremo intimidire. Abbiamo il compito di portare avanti la nostra lotta per la liberazione della Palestina nonostante tutto”. E Sergio Cararo del Forum Palestina adombra sospetti. “Dietro questo omicidio ci sono israeliani e sauditi”, afferma convinto. Vittorio Arrigoni è stato l’unico testimone di Piombo Fuso. Roberto Natale, della Federazione della stampa italiana ne ricorda il ruolo insostituibile nell’informazione sulla Striscia di Gaza. E Bassam Saleh, giornalista palestinese di Al Nahar News afferma: “Era un uomo libero e giusto. Questo omicidio vuole fermare la Flottila”. Senza mezzi termini lo dice Samir Al Qaryouti, ex- giornalista di Al Jazeera: “ Nethanyau vuole fermare la partenza della Flottilla e incidere sull’andamento del rapporto Goldstone Questo deve essere presentato al Trbunale dell’Aja”. E L’ex- onorevole Emanuela Palermi ricorda le conversazioni con Vittorio, quando era direttrice di Rinascita, sugli episodi di soprusi quotidiani che erano all’ordine del giorno durante Piombo Fuso. L’utopia di Vittorio Arrigoni si stempera in una manciata di parole mentre all’ombra del Colosseo cala la sera. Il corteo di scioglie. Vik è morto come afferma Samir Al Quaryoti “ a testa alta”. E tutti pensano ora a cosa accadrà con la prossima Flotilla.
Stefania Pavone