Dal novembre 2008 è la variazione più alta rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. A pesare di più sono soprattutto il prezzo del carburante e dei generi alimentari freschi. E in attesa delle vacanze, aumentano già i costi dei viaggi
Aosta è la città dove gli aumenti sono più evidenti (3.6 per cento in più rispetto a marzo 2010), seguita da Bari, Reggio Calabria, Roma e Milano. Per le due principali città italiane, la crescità è stata identica: del 2.9 per cento in più. Variazione più moderata invece a Palermo e Trento.
Nell’ultimo mese l’aumento dei prezzi è stato superiore alla media, con uno 0.4 per cento su base mensile e del 3.2 per cento su base annua. La crescita risente dei rincari sul carburante a causa della crisi petrolifera – la benzina è aumentata del 12.7 per cento su base annua – e sugli alimentari. Si tratta soprattutto dei prodotti freschi, tra cui l’Istat segnala i formaggi, i latticini e la frutta. Un vero boom, poi, si registra in previsione delle vacanze: crescono le tariffe per i servizi di alloggio e i pacchetti di viaggi.
L’aumento del carburante provoca un’impennata nel settore dei trasporti, che sale al più 5.5 per cento, ma non va meglio con i beni energetici regolamentati come acqua ed elettricità. Le crescite più contenute si registrano invece nei servizi sanitari e l’abbigliamento. In diminuzione, i prezzi delle comunicazioni, che scendono di uno 0.5 per cento, degli spettacoli e della cultura, a un meno 0.3 per cento.