Ripensando a Vittorio Arrigoni, martire della pace e della non violenza, mi chiedevo come mai non si spendono molte parole solenni da parte di quelle autorità che al contrario e giustamente si prostrano davanti alle salme dei militari uccisi nelle missioni all’estero; quei morti sono di tutti, della nazione, del popolo intero e delle istituzioni, per questo morto innocente poche parole stiracchiate, forse perché era impegnato per i palestinesi a difenderne la sopravvivenza.
Il Papa dovrebbe nell’omelia di domenica ricordare Vittorio, penso che in quel caso forse potrebbe trovare la somiglianza con la figura di un Cristo umano che Joseph Ratzinger ha cercato di descrivere con il suo ultimo libro “Cristo di Nazareth dall’ingresso a Gerusalemme alla resurrezione”: i Cristi veri, sono proprio le ragazze e i ragazzi come Vittorio che si battono per la pace e contro l’oppressione dei popoli.
L’ipocrisia invece è dilagante tra chi fa finta di non vedere e non sentire le ragioni per cui si è sacrificata la vita di un giovane uomo, costoro non possono ammettere che i concetti di guerra e di pace sono usati strumentalmente a seconda della convenienza, così si giustifica la guerra per togliere di mezzo Gheddafi che si è sostenuto fino ad ieri incuranti delle sue atrocità, si chiamava “peace keeping” anche la missione in Iraq che ha ucciso centinaia di migliaia di civili così come ancora oggi quella in Afghanistan, ma chissà perché non s’interviene per salvare il progressivo genocidio del popolo palestinese, pur nella salvaguardia della sicurezza d’Israele.
Vittorio è stato ucciso da un commando di estremisti provenienti dalle stesse fila di Hamas e un personaggio giordano ne sarebbe l’ispiratore, si delineano i primi elementi di un complotto con collegamenti internazionali e comunque all’interno dell’universo del terrorismo mediorientale, vedremo.
C’è tutto un mondo smisurato di giovani che si stringe intorno alla figura di Vittorio Arrigoni, in piazza Nettuno sabato a Bologna, c’erano tanti ragazzi ammutoliti, ma pochi politici anche di sinistra, tra quelli che si vedono alle manifestazioni ufficiali, forse perchè la straordinaria figura di questo ragazzo ci richiama severamente alle nostre militanze meno impegnative e rischiose.