Si chiama “digital cloud”, ed è uno spazio su Internet dove si possono mettere canzoni e immagini accessibili dappertutto. Da qui l’immagine di una nuvoletta con i nostri file, che ci segue ovunque. L’idea è stata rilanciata nei giorni scorsi da Amazon, da tempo viene coltivata da Apple (con MobileMe), e pure Google è della partita, con Gmail, Google Docs, Google eBooks. La mela di Steve Jobs, in effetti, potrebbe essere morsicata dai due concorrenti, perché Amazon e Google hanno stretto un’alleanza strategica lanciando servizi più avanzati rispetto alla Apple.
Andiamo con ordine. A fine marzo Amazon ha presentato Cloud Drive, dove si possono immagazzinare fino a cinque gigabyte di musica, foto e video. Il servizio è gratuito. Se si desidera più spazio, si paga di più. I dati sistemati nella propria nuvoletta sono accessibili da casa, da lavoro, dai tablet (simili all’iPad) e dagli smartphone (simili all’iPhone) che usano il sistema Android di Google: di conseguenza, non sono compatibili con iPad e iPhone, che rimangono tagliati fuori. Amazon dice che nei cinque gigabyte offerti gratuitamente si possono immagazzinare un migliaio di canzoni. Queste potranno essere ascoltate su qualunque computer (e anche sui telefonini, se la velocità di connessione lo permette). Difficile capire se l’idea di ascoltare la musica salvata sul Cloud Drive sfonderà. Molti utenti preferiscono Pandora, una radio che offre su Internet tantissime canzoni. YouTube, dal canto suo, ha a disposizione tantissimi video musicali.
La Apple offre un sistema diverso e meno evoluto rispetto a Cloud Drive, chiamato MobileMe. E’ stato lanciato qualche tempo. L’idea principale era di “portarsi dietro” email, appuntamenti sul calendario, contatti telefonici, ovunque e comunque, al prezzo di 99 dollari l’anno. Di fronte alla concorrenza di Amazon e Google, la Apple offrirà una nuova versione di MobileMe, con musica e video, e tenterà di non farsi rubare la piazza.
Google, dal canto suo, coltiva da tempo la filosofia della nuvoletta: moltissimi, anche in Italia, usano la posta elettronica su Gmail, dove possono immagazzinare dati in grande quantità, accessibili ovunque. Da Gmail è nato Google Documents (Google Docs), dove vengono archiviati documenti d’ufficio, magari in condivisione con i colleghi. Anche in questo caso, se lo spazio offerto gratuitamente non è abbastanza, si paga per averne di più. Lo scorso autunno, infine, è stato lanciato Google eBooks, biblioteca elettronica cugina di Gmail e Google Docs.
“Tra cinque anni, la gente userà le nuvolette come luogo primario per mantenere informazioni importanti – sostiene Frank Gillet, analista per Forrester Research – non si userà più il backup, su cd o hard disk, come è avvenuto finora”. Al di là dei magazzini telematici, comunque, è sfida sempre più aperta tra Google e Apple per vincere la guerra del telefonino del futuro: i sistemi dei due giganti non si parlano, e si appoggiano a smartphone concorrenti. Finora l’iPhone ha spadroneggiato, ma Google e i suoi alleati vogliono dargli filo da torcere.
Tecnologia
Musica, video e dati nella “nuvola telematica”
Guerra Google-Apple sul cellulare del futuro
Andiamo con ordine. A fine marzo Amazon ha presentato Cloud Drive, dove si possono immagazzinare fino a cinque gigabyte di musica, foto e video. Il servizio è gratuito. Se si desidera più spazio, si paga di più. I dati sistemati nella propria nuvoletta sono accessibili da casa, da lavoro, dai tablet (simili all’iPad) e dagli smartphone (simili all’iPhone) che usano il sistema Android di Google: di conseguenza, non sono compatibili con iPad e iPhone, che rimangono tagliati fuori. Amazon dice che nei cinque gigabyte offerti gratuitamente si possono immagazzinare un migliaio di canzoni. Queste potranno essere ascoltate su qualunque computer (e anche sui telefonini, se la velocità di connessione lo permette). Difficile capire se l’idea di ascoltare la musica salvata sul Cloud Drive sfonderà. Molti utenti preferiscono Pandora, una radio che offre su Internet tantissime canzoni. YouTube, dal canto suo, ha a disposizione tantissimi video musicali.
La Apple offre un sistema diverso e meno evoluto rispetto a Cloud Drive, chiamato MobileMe. E’ stato lanciato qualche tempo. L’idea principale era di “portarsi dietro” email, appuntamenti sul calendario, contatti telefonici, ovunque e comunque, al prezzo di 99 dollari l’anno. Di fronte alla concorrenza di Amazon e Google, la Apple offrirà una nuova versione di MobileMe, con musica e video, e tenterà di non farsi rubare la piazza.
Google, dal canto suo, coltiva da tempo la filosofia della nuvoletta: moltissimi, anche in Italia, usano la posta elettronica su Gmail, dove possono immagazzinare dati in grande quantità, accessibili ovunque. Da Gmail è nato Google Documents (Google Docs), dove vengono archiviati documenti d’ufficio, magari in condivisione con i colleghi. Anche in questo caso, se lo spazio offerto gratuitamente non è abbastanza, si paga per averne di più. Lo scorso autunno, infine, è stato lanciato Google eBooks, biblioteca elettronica cugina di Gmail e Google Docs.
“Tra cinque anni, la gente userà le nuvolette come luogo primario per mantenere informazioni importanti – sostiene Frank Gillet, analista per Forrester Research – non si userà più il backup, su cd o hard disk, come è avvenuto finora”. Al di là dei magazzini telematici, comunque, è sfida sempre più aperta tra Google e Apple per vincere la guerra del telefonino del futuro: i sistemi dei due giganti non si parlano, e si appoggiano a smartphone concorrenti. Finora l’iPhone ha spadroneggiato, ma Google e i suoi alleati vogliono dargli filo da torcere.
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Ramallah, 13 mar. (Adnkronos) - Secondo la Società dei prigionieri palestinesi e la Commissione per gli affari dei prigionieri ed ex prigionieri, almeno 25 palestinesi sono stati arrestati dalle forze israeliane durante le ultime incursioni nella Cisgiordania occupata. Tra gli arrestati ci sono una donna e diversi ex prigionieri, si legge nella dichiarazione congiunta su Telegram. Aumentano gli arresti a Hebron, dove secondo l'agenzia di stampa Wafa oggi sono state arrestate 12 persone, tra cui 11 ex prigionieri.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - "Non c'è stato l'affidamento da parte del governo di infrastrutture critiche del Paese a Starlink" e "come già rassicurato dal presidente Meloni ogni eventuale ulteriore sviluppo su questa questione sarà gestito secondo le consuete procedure". Lo ha detto il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani in Senato rispondendo a una interrogazione del Pd.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - Per quel che riguarda il piano 'Italia a 1 giga', "con riferimento alle aree più remote, il governo sta valutando con Starlink e altri operatori l'ipotesi di integrazione della tecnologia satellitare come complemento alle infrastrutture esistenti". Lo ha detto il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani rispondendo in Senato a una interrogazione del Pd.
"Nel caso specifico di Starlink, sono in corso delle interlocuzioni con alcune regioni italiane - del nord, del centro e del sud - per sperimentare la fornitura di un 'servizio space-based' rivolto ad aree remote o prive di infrastrutture terrestri. In ogni caso, si ribadisce che non sono stati firmati contratti nè sono stati conclusi accordi tra il governo italiano e la società Space X per l'uso del sistema di comunicazioni satellitari Starlink per coprire le aree più remote del territorio", ha chiarito Ciriani.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - "Presso la presidenza del Consiglio non è stato istituito alcun tavolo tecnico operativo per lo studio della concessione a Starlink della gestione delle infrastrutture di connessione e telecomunicazione delle sedi diplomatiche italiane o delle stazioni mobili delle navi militari italiane". Lo ha detto il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani rispondendo al Senato a una interpellanza del Pd.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - "Credo che l'esperienza viva possa essere più forte di qualunque altro elemento: io da giovane sono stata vittima di violenza, ho avuto un fidanzato che non capiva il senso del no". Lo ha detto in aula alla Camera la deputata del M5s Anna Laura Orrico, nel dibattito sulla Pdl sulle intercettazioni e in particolare sull'emendamento sul limite all'uso delle intercettazioni stesse.
"Quando l'ho lasciato ha iniziato a seguirmi sotto casa, si faceva trovare dietro gli angoli del mio quartiere. Venti anni fa non si parlava di violenza contro le donne, non c'era nessun meccanismo di prevenzione nè strumenti per agire -ha proseguito Orrico-. Il mio appello alla Camera è di sostenere questo emendamento, oggi gli strumenti ci sono ma non sono sufficienti. Le intercettazioni sono tra questi strumenti e nessuna donna è tutelata se non è consapevole".
Tel Aviv, 13 mar. (Adnkronos) - "Il rapporto delle Nazioni Unite che afferma che Israele ha compiuto 'atti di genocidio' e ha trasformato la 'violenza sessuale' in un'arma come strategia di guerra non è solo ingannevolmente falso, ma rappresenta anche un nuovo, vergognoso punto basso nella depravazione morale delle Nazioni Unite". Lo ha scritto su X il parlamentare israeliano dell'opposizione Benny Gantz, aggiungendo che il rapporto diffonde "calunnie antisemite e fa il gioco di terroristi assassini".
Washington, 13 mar. (Adnkronos/Afp) - Gli attacchi "sistematici" di Israele alla salute sessuale e riproduttiva a Gaza sono "atti genocidi". Lo ha affermato una commissione d'inchiesta delle Nazioni Unite. “La Commissione ha scoperto che le autorità israeliane hanno parzialmente distrutto la capacità dei palestinesi di Gaza – come gruppo – di avere figli, attraverso la distruzione sistematica dell’assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva, che corrisponde a due categorie di atti genocidi”, ha affermato l'Onu in una nota. Israele “respinge categoricamente” queste accuse, ha indicato la sua ambasciata a Ginevra (Svizzera).