Tra le persone arrivati sull'isola anche 17 bambini e più di 50 donne, alcune incinte. "Uno strumento per fare pressione su di noi", così il ministro degli Esteri ha spiegato lo sbarco, attendendo prove e dati dal Cnt di Bengasi
Dopo alcuni giorni senza sbarchi – anche a causa del maltempo -, i barconi con i migranti hanno ripreso ad approdare stanotte. Un peschereccio con 50 persone, tra cui due donne e due minori, è stato soccorso a 12 miglia dall’isola. I migranti, che hanno dichiarato di essere tunisini, sono stati accompagnati nel centro di prima accoglienza di contrada Imbriacola, dove si trovano ancora 24 minori. I profughi verranno poi smistati nei centri di accoglienza, mentre per i cittadini tunisini sono subito iniziati i rimpatriati, come previsto dall’accordo Italia-Tunisia, firmato lo scorso 5 aprile. L’ultimo sbarco a Lampedusa risaliva a venerdì scorso: un barcone con 221 profughi partiti dalla Libia.
Il sottosegretario al ministero dell’Interno, Alfredo Mantovano, ha intanto diffuso alcuni dati sulla gestione dell’emergenza. Quest’anno, dalla Tunisia sono arrivate in Italia 372 imbarcazioni con più di 23mila migranti. Di questi, 330 sono stati rimpatriati, mentre poco più di 4mila di coloro che sono arrivati prima del 5 aprile hanno ricevuto il permesso di soggiorno temporaneo. Sono invece circa 4mila persone i cittadini libici approdati sulle coste italiane.