La situazione di bilancio americana è insostenibile: tagliare la spesa è necessario per risanare i conti ma i tagli vanno effettuati con lo “scalpello” non con il “machete” altrimenti il rischio è di una nuova recessione. Il presidente Barack Obama, nel quartier generale di Facebook, risponde alle domande che arrivano dal web e a quelle del pubblico. E, sorridendo a Mark Zuckerberg, il fondatore del social network, afferma: “Sia io che te dobbiamo prepararci a pagare più tasse. Lo so che – dice guardando uno dei più giovani miliardari al mondo – per te non è un problema”. Un’affermazione questa che sembra confermare ancora una volta l’intenzione di Obama di lasciar scadere alla fine del 2012 gli sgravi fiscali per i più ricchi.
Il mercato immobiliare, quello al centro della crisi, è la “zavorra” dell’economia americana, il suo maggiore rischio: è essenziale risollevare l’industria immobiliare perché così “la gente avrà più fiducia, spenderà di più e sarà assunta con un generale miglioramento dell’economia” mette in evidenza Obama. “E’ ancora dura ma in alcune aree del paese la situazione sta migliorando anche se l’economia non cresce velocemente come vorremmo” aggiunge Obama, precisando che la situazione dei conti americani “è insostenibile. Ci troviamo in un momento critico, in cui dobbiamo prendere decisioni”. Ma il presidente invita anche a decidere in modo oculato così da evitare danni peggiori. Il piano dei repubblicani “è radicale. Non lo definirei particolarmente coraggioso, piuttosto di corta veduta. Nulla è più facile che risolvere un problema sulle spalle dei più poveri o di quelli che non hanno poteri”. “Se tutto quello che facciamo è tagliare le spese senza fare discriminazioni, se utilizziamo il machete invece che lo scalpello, tagliamo anche le risorse che creano occupazione e allora il nostro deficit peggiorerà perchè potremmo scivolare in una nuova recessione”.