Fotovoltaico, il business che fa tremare la Lega. Continuano le indagini del nucleo investigativo dei carabinieri di Piacenza che, proprio nei giorni scorsi, è approdato a Cortemaggiore, Comune che dall’illusione dell’oro nero è diventato nuova frontiera dell’energia alternativa. Dopo l’epopea dell’Eni, Cortemaggiore ha infatti mantenuto una sua vocazione che in attesa delle punture di anidride carbonica si sta concentrando soprattutto sul fotovoltaico.
Lo stesso fotovoltaico che ha messo nei guai quello che veniva definito “l’astro nascente” della Lega nord piacentina, l’ex assessore provinciale all’Ambiente, Davide Allegri, che ricopriva anche l’incarico di assessore all’Urbanistica del Comune di Cortemaggiore: dopo le dimissioni improvvise del leghista dall’amministrazione provinciale, infatti, la Procura ha aperto un’inchiesta che vede Allegri come unico iscritto nel registro degli indagati per concussione e abuso d’ufficio nelle pratiche di concessione degli appalti del fotovoltaico in Provincia.
Secondo la Procura, che nei giorni scorsi ha anche ascoltato il presidente della Provincia, Massimo Trespidi, come persona informata sui fatti, Allegri – in qualità di assessore all’Ambiente – avrebbe commesso degli illeciti nella gestione degli appalti del fotovoltaico, rallentando l’iter di approvazione degli appalti.
Ma gli inquirenti non si sono fermati solamente all’attività di Allegri all’interno della giunta provinciale: non meno di due giorni fa, infatti, i carabinieri hanno spostato la loro attenzione su alcune concessioni edilizie concesse dal Comune di Cortemaggiore alla Piacenza Petroli che di certo non passano inosservate.
In località Careco, infatti, l’amministrazione comunale avrebbe concesso nel giugno del 2010 ad un privato la realizzazione di edifici ad uso commerciale che altro non sono, però, che palafitte con tetti ricoperti di pannelli fotovoltaici da un megawatt di potenza.
Il nucleo, negli scorsi giorni, ha quindi fatto visita al Comune per acquisire documenti ed atti relativi alla concessione.
L’inchiesta nel suo complesso, da quanto si apprende, è comunque divisa in diversi filoni di indagine e in cui rientrano alcune personalità molto in vista della Lega nord piacentina e non solo.
Di queste accuse, Allegri, ne ha sempre contestato il fondamento dicendosi “estraneo ai fatti” ed aver agito “in maniera trasparente” tant’è che, all’interno del Carroccio piacentino, c’è chi sostiene che, se le accuse dovessero essere provate infondate, l’imminente ritorno di Allegri all’interno della giunta provinciale non andrebbe escluso.
E’ comunque proprio il Carroccio piacentino a fare quadrato attorno ad Allegri, cercando di contenere una base elettorale che sta assistendo basita ai numerosi scandali targati Lega: dalla vicenda sull’ex assessore provinciale, sino al vicepresidente della Provincia, Maurizio Parma, accusato dall’ex numero due del partito regionale di gonfiare i rimborsi spesa di quando ancora ricopriva la carica di capogruppo della Lega in Regione Emilia- Romagna, passando chiaramente per un consigliere provinciale in quota Carroccio, Davide Maloberti, indagato per truffa ai danni dello Stato per la vicenda delle quote latte.