Ieri, invece, in Israele, al Mossawa Center di Haifa, Minem Maroof ha raccontato (al gruppo dei miei compagni di viaggio dell’Associazione per la Pace di Luisa Morgantini) la vita dei palestinesi con cittadinanza israeliana dello Stato ebraico: “Purtroppo per gli altri palestinesi noi non lo siamo abbastanza e per Israele siamo cittadini di serie B, però la nostra posizione potrebbe invece essere importante e risolutiva tra le parti“. Hanno una piccola rappresentanza alla Knesset, zero rapporti con un Labour ritenuto troppo “auto-referenziale”, e la speranza di costruire una coalizione delle minoranze per le prossime elezioni. Uno solo dei problemi di una vita certo più agiata dei palestinesi dei Territori, ma comunque da corsa a ostacoli, spesso molto alti: “Per esempio ci è negata la possibilità di sposare un o una palestinese dei Territori, perché l’ingresso qui in Israele sarebbe loro vietato“. Ogni tanto da queste parti è davvero difficile restare umani.