Chi sono i migliori alleati di un candidato alle elezioni amministrative di una piccola città? Senza ombra di dubbio le associazioni. Se un uomo qualunque per farsi eleggere deve contare su reti di amici e familiari, un personaggio introdotto nel mondo associativo ha certamente qualche chance in più di racimolare voti. Perché allora non puntare dritto al cuore di tutte le associazioni attive sul territorio del comune?
E’ quello che deve aver pensato Giuseppe Filoni, candidato consigliere nelle fila del Pdl di Gallarate (la città della provincia di Varese già salita agli onori delle cronache per aver partorito delle alleanze inedite tra le varie liste in gara). In questi giorni, come riporta il quotidiano La Provincia di Varese, per le vie della città sono comparsi manifesti e volantini su cui, oltre a pubblicizzare il candidato (con tanto di foto, simbolo e nome in bella vista), viene sciorinato un lungo e dettagliato elenco di associazioni, accompagnato dall’invito a versare il 5 per mille in favore di una di queste: “La tua firma per la tua città – si legge – a te non costa nulla, per Gallarate è un aiuto pazzesco”. Peccato che le associazioni citate non ne sapessero nulla.
“Noi non abbiamo avuto nessun tipo di contatto per questa cosa – spiega Daniela Capitanucci di Azzardo e nuove dipendenze -. Lo abbiamo appreso dai giornali. Come associazione di promozione sociale non ci colleghiamo a nessun partito politico, vale per qualunque partito, non è una presa di posizione nei confronti del Pdl. Si tratta di una scelta per tutelare i nostri soci che devono sentirsi liberi di condividere le finalità dell’associazione senza schierarsi sotto una bandiera di partito. Non nascondo che questa cosa ci ha messo in difficoltà, oggi mi sono sentita in dovere di giustificarmi con tutti gli altri interlocutori con cui noi abbiamo comunque rapporti per chiarire che non stiamo facendo campagna elettorale per nessuno”.
Dal canto suo Filoni ha puntualizzato che il suo è stato un gesto “nobile”, lontano da qualunque volontà di servirsi del nome e dell’immagine delle associazioni: “Ho pubblicato i nomi e i dati di tutte le associazioni, senza mai affermare che queste sostenessero la mia candidatura – ha detto lo stesso autore dei manifesti -. Non abbiamo chiesto niente a nessuno perché non volevamo dare adito a dubbi sulla nostra onestà: una richiesta anticipata poteva suonare come la richiesta di un voto di scambio. Quindi abbiamo preferito fare un gesto di sincero aiuto per le associazioni che fanno molto per la città, specialmente in un periodo in cui i finanziamenti scarseggiano. Ho fatto la cosa in assoluta buona fede”. Se è vero e plausibile che alla base del manifesto potesse esserci un intento filantropico, agli occhi dei più attenti non è sfuggito un altro dettaglio: “Mi stupisce che un candidato per le elezioni comunali – ha aggiunto Daniela Capitanucci – sponsorizzi il 5 per mille alle associazioni quando anche lo stesso comune è uno dei potenziali beneficiari”.
Tra le associazioni più inviperite per la trovata di Filoni c’è il Nuoto Club Gallarate che nella storia recente ha ricevuto trattamenti decisamente in contrasto con lo spirito di collaborazione e sincero aiuto di cui il candidato si è fatto interprete: “Sulla nostra testa incombe un’ingiunzione di pagamento da 100 mila euro emessa dalla municipalizzata Amsc per il buco della passata stagione – spiega Barbara Allaria – un buco frutto di accordi non mantenuti e su cui il comune non ci ha mai fornito alcun sostegno”. Una vicenda lunga e complicata, fatta di liti e rimpalli di responsabilità, che stride con l’invito formulato dal candidato: “È evidente che questa cosa del 5 per mille non ci fa né male né bene – continua –, ma la vicenda assume toni grotteschi se la analizziamo alla luce dei trascorsi, con un comune (a marca Pdl, ndr) che non sembra far altro che metterci i bastoni tra le ruote”.
Ma il candidato filantropo cita l’esempio del Nuoto Club a riprova della propria buona fede: “Nell’elenco delle associazioni ho inserito anche i nomi e i dati di chi non va d’accordo con il comune, questo perché non ho voluto fare differenze”. Poi conclude con la perla: “Mi viene da pensare che le polemiche di oggi siano frutto di strumentalizzazioni politiche di chi vuole mettere in cattiva luce il Pdl”.