Da alcuni anni mi occupo di DB, una nota artista. Fino a qualche anno curavo soltanto le sue mostre e la sua attività professionale. Più recentemente, dato che DB ha superato la soglia dei ’90, l’aiuto a gestire anche la non facile esistenza di una persona anziana in un’Italia come quella che segue.
L’artista vive in una grande casa sulle colline fiorentine in compagnia di una signora che l’assiste 24 ore su 24. La bella casa, un’ex colonica che DB acquistò e ristrutturò con le sue mani, sono note le sue capacità manuali e artigianali, è una sorta di museo provvisto di studio, atelier, laboratorio & giardino con vista su Firenze, città rottamata & rottamante.
Di solito, alle nove di sera, le luci della casa sono spente perché DB già dorme e la sua assistente si è ritirata. Il che non impedisce all’Enel-energia mercato libero (sic!) di inoltrare a DB bollette ingiustificate rispetto ai suoi più che frugali consumi energetici.
La contestazione con l’Enel società per azioni, dicitura che riprendo da una bolletta del 1999, quella più vecchia che trovo in casa di DB, inizia nel 2009, quando improvvisamente la bolletta Enel distribuzione, notare il cambiamento di dicitura,raggiunge i 400 euro bimestrali. Fu allora che DB mi pregò di intervenire.
Indagai con l’aiuto dell’elettricista che rinnovò tutto l’impianto elettrico e quello dell’idraulico che ridusse o sostituì il numero dei boiler per l’acqua calda. Vidi anche bene di far eliminare vecchi elettrodomestici e di far rottamare quelli non indispensabili, come il forno a micro onde & affini. E di cambiare tutte le lampadine, passando a quelle a basso consumo. Nonostante ciò le bollette continuarono ad aumentare.
E così, nell’aprile del 2009, vidi male di passare dall’Enel – non si sapeva più che cosa, essendo stata eliminata la vecchia dicitura – all’Enel – energia mercato libero, che inizialmente inviò a DB una bolletta di 219 euro che subito lievitarono a 400, fino ad arrivare a 533 euro nel dicembre del 2010 e ai 733 dell’ultima bolletta del marzo di quest’anno.
E qui comincia, si fa per dire, il bello. Consultato da DB cerco di capire cosa possa esser successo. L’elettricista controlla ogni singola presa senza riscontrare alcuna fuga di energia. L’idraulico verifica le attrezzature di sua competenza senza riscontrare alcuna anomalia. L’addetto del pozzo, da cui DB da anni attinge l’acqua, ne verifica il perfetto funzionamento & via discorrendo.
Non mi rimane che appellarmi al numero verde dell’Enel -energia mercato libero, scoprendo che a DB fecero firmare un tipo di contratto oneroso, inadeguato alle sue esigenze e non comprensivo della cosiddetta tariffa bioraria, che consente di pagare l’energia a prezzo più conveniente, usando gli elettrodomestici dopo le sette di sera fino alle sette della mattina seguente, sabato, domenica & festivi inclusi.
E così, nel gennaio di quest’anno, richiedo nella vece di DB la tariffa bioraria, suggerendole anche di non usare il dispendioso impianto luce per illuminare le sue opere, sostituendolo con un piccolo impianto di led che consumano dieci volte meno. Il che richiede altro impiego di denaro e soprattutto di tempo.
Attendendomi una bolletta inferiore alla precedente, esamino con raccapriccio la bolletta del marzo di quest’anno, passata da 533 a 733 euro! Richiamo quindi il numero verde di Enel energia -mercato libero e scopro che la richiesta della tariffa bioraria, a causa di un grave disservizio del quale si scusano tanto, non è stata applicata. Punto a capo.
Non mi rimane che richiedere per la seconda volta l’applicazione della tariffa bioraria, ricevendo in cambio promesse fumose, informazioni contraddittorie o non corrette, dai diversi call center Enel l’energia che ti ascolta sparsi sul territorio nazionale, dove una volta mi sbattono la cornetta in faccia, un’altra mi dicono che fino a quando DB non riceverà il contratto e l’Enel energia-mercato libero non l’avrà ricevuto, la stessa compagnia non potrà metterlo in lavorazione, e quindi non ci sarà alcun passaggio né alla tariffa bioraria, né alla riduzione di potenza & via discorrendo.
Non mi resta che informarmi dove trovare una succursale Enel energia-mercato libero, cui potermi rivolgere per capire quanto tempo dovrà ancora attendere DB, per ottenere un cambiamento di contratto adeguato alle sue necessità. Rispondono dicendomi quel che già sapevo e cioè che la sede dell’Enel energia – mercato libero si trova a Potenza, mentre quella legale è a Roma…
Mi precipito al Codacons che invia due raccomandate rr – quella personale di DB l’ho già inviata io – a nessuna delle quali l’Enel energia-mercato libero si è ancora sognata di rispondere.
Dopo altre giornate spese con l’elettricista, l’idraulico ed altri esperti, mi reco alla sede fiorentina dell’Enel non sul mercato libero, scoprendo che è anche la sede dell’ Enel energia – mercato libero. In pratica due società, una pubblica e l’altra privata, che dovrebbero farsi concorrenza, dispongono della stessa sede, utilizzano gli stessi funzionari & via discorrendo.
La gentile addetta con la quale mi sfogo, raccontandole di tutto il tempo inutilmente buttato per ritrovarmi al punto di partenza, in una sorta di gioco dell’oca a stufo e a stanco, non può non convenire con me sentendomi profferire la parola truffa! La stessa gentile addetta mi informa che nel frattempo, nonostante i controlli e le precauzioni, il consumo energetico è ulteriormente cresciuto e che pertanto la prossima bolletta di Enel energia-mercato libero ancora in vigore, sarà ancora più salata della precedente.
Mentre scrivo è ancora in atto il rientro dall’Enel energia – mercato libero all’Enel di pria, mentre non si è ancora del tutto conclusa la sottoscrizione, l’invio e la ricezione di documenti & domandine necessarie persino per far controllare la corretta efficienza del contatore, non intellegibile persino all’elettricista il quale mi suggerisce, se davvero vogliamo capirci qualcosa, di aggiungere un contatore privato!
Francamente ignoro quando questa partita sarà finalmente chiusa. Per ora ho capito che questa stessa disanima fatta per l’Enel, pubblica e/o privata che sia, potrebbe essere fatta per quasi tutti i servizi pubblici e/o privati italioti, i quali, oltre a farci pagare bollette spesso non cristalline per servizi mal, o del tutto non corrisposti, ci costringono anche a combattere interminabili guerre burocratiche, riuscendo così a rubarci anche il tempo di vita.