“L’esplosione è conseguenza di un attentato di matrice terroristica”. Lo riferisce il ministro delle Comunicazioni e portavoce del governo marocchino, Kahlid Naciri, a proposito dello scoppio nella terrazza del caffè ‘Argana, poco distante da piazza Jamaa el-Fna, la piazza principale di Marrakech. La deflagrazione ha provocato almeno 15 vittime – la maggior parte turisti – e 20 feriti. “Abbiamo trovato chiodi e pezzi di ferro nei corpi delle vittime dell’esplosione. – rivela una fonte medica dell’ospedale cittadino Ibn Tafil Fardiya – Per questo e per altri motivi siamo convinti che dietro la deflagrazione ci sia un attentato terroristico”.

In un primo momento la causa era parsa lo scoppio doloso di quattro bombole di gas, ma adesso la polizia marocchina sospetta un attacco kamikaze. Poco dopo l’esplosione, un uomo era stato arrestato come sospetto: “si trovava nel bar prima della deflagrazione con una grossa valigia e ha chiesto un’aranciata a un cameriere, prima di allontanarsi”, riferiscono fonti locali. Tra le vittime ci sarebbero almeno 11 stranieri, tra cui diversi europei. Lo riferisce l’inviato della tv satellitare ‘al Jazeera‘, che ha visto “agenti della polizia marocchina sul luogo della deflagrazione con in mano passaporti europei”. Secondo le autorità marocchine, tra queste ci sarebbero quattro cittadini francesi e un britannico. Il viceconsole italiano, Karim Benfallah, ha visitato i tre ospedali dove sono stati portati i feriti e al momento non risultano coinvolti cittadini italiani. Ma la Farnesina si è già attivata per controllare la situazione dei connazionali presenti nella città turistica marocchina.

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