…25. Ma non erano 27? Boh…
Che cosa ho rimosso? Certo, sono comunque tanti. Troppi? No, li ho spalmati su un sacco di anni (1976-2011). E poi: è la mia vita, non soltanto il mio lavoro, scrivere.
“Piccoli uomini”, comunque, non è un romanzo. E’ una galleria di “corti”. “Maschi ritratti dell’Italia d’oggi”, è il sottotitolo. Tutto è nato da un momento di irritazione selvaggia: quando B. nella primavera del 2009 si è fatto l’ennesima battuta su Rosy Bindi. “Più bella che intelligente”. Era quella volta lì? O quella prima. B. è ossessionato da Rosy. Comunque mi sono detta: se fosse un uomo nessuno lo offenderebbe perché ha i capelli grigi e non porta i tacchi a spillo. E’ da una vita che ci tirano sceme con questa storia… una donna è sempre valutata prima di tutto sulla bellezza, sull’età, sul sex appeal… Se “la dà” o non “la dà”… se gliela chiedono o non gliela chiedono …ho pensato: come si sentirebbero le persone di genere maschile se ricevessero lo stesso tipo di trattamento delle persone di genere femminile? A disagio, sminuite, scocciate… Allora ho deciso di sottoporre il club maschile per eccellenza (politici & affini) a quel tipo di sguardo, a quel genere di giudizio… l’ho fatto, per tre volte alla settimana, su L’Unità, in 900 battute… sono finita in un vortice di pancette e riporti, occhietti sfuggenti e sorrisi freddi. Dai ritratti sono scivolata verso una sorta di estetica della politica… forme, stile, linguaggio, prosa da intercettati, gestualità televisibili… Piccoli uomini, piccolo mondo moderno… bruttino. E stagionato.