”Pur nel reciproco e netto dissensosulle politiche economiche e in materia di mercato del lavoro (su cui la Cgil continua ad attestarsi, a mio avviso, su posizioni vecchie, conservatrici, immobiliste, dannose sia per i lavoratori che per le imprese italiane), ho sempre avuto rispetto per Susanna Camusso, e, al momento della sua elezione alla segreteria della Cgil, le ho volentieri inviato pubblici auguri per un incarico così delicato e prestigioso”: lo afferma Daniele Capezzone, portavoce Pdl.

“Nessun pregiudizio, quindi. A maggior ragione, trovo grave e sconcertante il fatto che dal vertice della Cgil non sia giunta una condanna ferma e inequivocabile del grave volantino diffuso a Modena dalla Spi-Cgil. In una vignetta, sulla quale c’è ben poco da ridere, si evoca la possibilità di una bastonatura del Premier, tema sul quale conversano “amabilmente” il nonno e il nipotino ritratti nel disegno. Vignetta o non vignetta, sarebbe il caso che nessuno evocasse mai neppure per scherzo la bastonatura di chicchessia. Per giorni il caso politico di prima pagina di tutta la stampa italiana sono stati i manifesti di Roberto Lassini a Milano. Mi domando: cosa accadrebbe se in una vignetta di un volantino del Pdl si evocasse la bastonatura di qualcuno? Possibile che la Camusso non abbia nulla da dire e che nessuno abbia nulla da chiederle al riguardo?”, conclude Capezzone.

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