"Duce sei sempre nel mio cuore". Un manifesto di FN condiviso sulla sua bacheca Facebook da Davide Aldeghi, candidato Pdl a Verano Brianza

“Il 25 aprile è lutto nazionale. Non dimentichiamolo mai”. Accanto, la foto di un manifesto elettorale: “Vota Davide Aldeghi”. Lista Pdl-Lega Nord, candidato al consiglio comunale di Verano Brianza, piccolo comune in provincia di Monza e Brianza. “Duce sei sempre nel mio cuore”. Ma solo su Facebook. E’ infatti alle pagine del social network che il candidato – ultimo di una lunga serie – affida i suoi pensieri di estrema destra su diversi temi, anche scottanti, dell’agenda politica delle ultime settimane.

Un candidato “in camicia ‘grigia’, ossia le nuove camicie nere degli ipocriti” lo definiscono i colleghi di Sinistra Ecologia e Libertà che in un comunicato denunciano il comportamento di Aldeghi e ne chiedono la destituzione. Il parallelo è con il ‘caso Lassini‘, autore dei manifesti milanesi ‘Via le Br dalle procure’ e candidato, anche lui, per il Pdl. Come il sindaco di Milano, Letizia Moratti, ha chiesto la sua testa, così dovrebbe fare il candidato sindaco di Verano, Enrico Elli, che la lista di Aldeghi appoggia. Un allontanamento, chiede Sel, “dopo aver appreso il pensiero politico e ideologico di Aldeghi, perché vogliamo sperare che Elli non ne fosse a conoscenza”, scrivono.

Giovedì 24 marzo, ore 23.32. Mentre alla trasmissione ‘Annozero‘ il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, litigava con il fondatore di Emergency, Gino Strada, sull’intervento militare in Libia, il candidato Aldeghi tifava come nemmeno a un incontro di boxe. “… per fortuna che Ignazio c’è”, scriveva, prendendo in prestito l’inno al leader. E poi giù con l’apprezzamento per il noto self control del ministro, ammettendo: “Io avrei già preso a legnate Gino Strada”.

Aldeghi ha però una buona parola per tutti. “Caro immigrato, non ti piace l’Italia? Torna a casa tua”. Pragmatico, spiega agli stranieri dalla sua bacheca on line che se non piace loro il capannone dove dormono o non volessero scomodarsi a raccogliere i pomodori, una soluzione c’è: “Prendi su i tuoi quattro stracci e torna da dove sei venuto”.

Ma il candidato Pdl-Lega Nord dimostra di essere un uomo dalle ampie vedute, ospitando sul suo profilo una pluralità di posizioni. Accanto alla frase “Duce sei sempre nel mio cuore”, compare una locandina di Forza Nuova contro la cittadinanza italiana ai migranti. Perché “Italiani si nasce”. “Bellisssimo Manifesto, condivido con Orgoglio”, commenta un amico di Aldeghi. Così, con tre ‘esse’ e le maiuscole. Ma in un’altra occasione, il proprietario del profilo si lascia andare alla nostalgia: “Nel mio cuore brucia la Fiamma! Più viva che mai!”, ricordando le sue simpatie per l’ei fu Alleanza Nazionale.

Il passaggio al Pdl forse non sarà stato indolore per Aldeghi, ma necessario. Alla chiusura del partito, non tutti erano sicuri. “Il Pdl non è casa mia. Devo decidere se continuare a fare politica o ritirarmi. La scelta non è facile” si chiedeva la sua collega, ex An, Silvia Ferretto Clementi. Pronta era arrivata la risposta di Aldeghi: “Nel Pdl per dare voce e peso ai valori della destra”. Un peso così forte che i candidati di Sel sperano adesso lo butti giù.

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