La Farnesina ha fatto sapere che domani il nostro ambasciatore a Malta protesterà ufficialmente cone le autorità per i mancati aiuti. Il ministro Maroni. "Se va avanti così è realistica previsione di 50mila profughi"
Sulla mancata collaborazione di Malta è intervenuta una nota della Farnesina dalla quale si apprende come il ministro Frattini abbia dato istruzioni all’ambasciatore d’Italia a Malta di effettuare domani un passo diplomatico di protesta presso le autorità maltesi. “Il barcone -precisa il comunicato del ministero degli Esteri- si è successivamente spostato nelle acque appartenenti alla SAR italiana dove è stato messo in salvo grazie all’intervento di mezzi italiani”. Sull’emergenza migranti, ripresa a tutti gli effetti, è intervenuto anche il ministro dell’Interno Bobo Maroni. “In un giorno – ha detto il capo del Viminale – sono arrivati 3 mila profughi dalla Libia. Spero non accadrà, ma se continua così la mia previsione di 50 mila arrivi purtroppo si realizzerà “. Maroni ha tenuto a sottolineare che trattandosi di rifugiati in fuga da una guerra “non possono essere rimandati indietro finché c’è la guerra in Libia e la regola europea è che se i rifugiati arrivano in un paese devono rimanere lì”.
Per l’accoglienza dei profughi in Italia, ha confermato Maroni, si utilizzerà il piano già concordato con le Regioni. “Il Ministero dell’Interno si occupa dei clandestini, che vanno rimpatriati – ha spiegato -. Per l’accoglienza dei profughi l’impianto del piano rimane quello che abbiamo concordato già con le regioni. La gestione è della Protezione civile nazionale, attraverso quelle regionali, con un piano di sistemazione sul territorio che viene con le regioni”. A chi gli chiedeva se si aspetti nuove polemiche da parte di regioni o città che non vogliano prendere parte all’accoglienza, Maroni ha replicato: “Tutti devono farsi carico con criteri oggettivi, in base alla popolazione residente”, che sono già stati stabiliti da settimane.