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Bin Laden, Obama: “Mondo più sicuro” <br> Condanna di Hamas: “Morto un combattente”

Nella notte l'annuncio in diretta dalla Casa Bianca. Per l'ex presidente Bush si tratta di "un successo formidabile". Soddisfazione da parte di Israele. Ma un ufficiale afghano delle forze antiterrorismo ricorda: "Ora è troppo tardi, oggi c'è un Bin Laden in ogni strada". Massima allerta dell'Unione europea. Nato: "Avanti con la missione". Per il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon si tratta di “un punto di svolta”

“Il mondo è più sicuro”. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, è tornato a commentare l’uccisione di Bin Laden. Ieri in serata aveva annunciato da Washington che Osama Bin Laden, il cervello degli attacchi dell’11 Settembre contro le Torri Gemelle e il Pentagono, è stato ucciso domenica nei pressi di Islamabad, la capitale del Pakistan, in una operazione dei Servizi speciali Usa, grazie ad informazioni di intelligence statunitensi.

Affermando, in un inconsueto intervento televisivo in diretta che “giustizia è stata fatta”, Obama ha dato qualche dettaglio sull’operazione, una delle “priorità” della sua presidenza. “La scorsa settimana sono giunto alla conclusione che avevamo informazioni di intelligence sufficienti per entrare in azione ed ho autorizzato una operazione per catturare Osama bin Laden ed assicurarlo alla giustizia”, ha spiegato Obama. “Oggi, con la mia autorizzazione, gli Stati Uniti hanno lanciato una operazione mirata contro un fabbricato in Abad Abad, in Pakistan – ha spiegato Obama – Un piccolo team di americani ha effettuato l’operazione con coraggio e bravura straordinari. Nessun americano è rimasto ferito. I militari hanno fatto tutto il possibile per evitare che vi fossero vittime civili”. “Dopo una sparatoria, hanno ucciso Osama bin Laden e preso custodia del suo corpo”, ha detto Obama.

L’annuncio dell’uccisione di Osama bin Laden ha avuto conseguenze immediate, anche economiche: il dollaro è risalito sui mercati asiatici, dopo una settimana difficile.

A Washington e New York, centinaia di persone sono scese in strada (Guarda video), cantando “Usa, Usa” e sventolando, tra urla di gioia, bandiere a stelle e strisce.

A poco più di un anno dalle elezioni presidenziali del novembre 2012, Obama ha tenuto a dare la dovuta solennità all’annuncio, effettuato in diretta dalla East Room della Casa Bianca, dopo avere informato alcuni leader mondiali e i principali leader politici degli Stati Uniti.

Le reazioni. L’ex presidente americano George Bush ha definito l’uccisione di Osama bin Laden “un successo formidabile”. “La lotta contro il terrorismo prosegue, ma stanotte l’America ha inviato un messaggio chiaro – ha detto Bush -. Non importa quanto tempo possa occorrere, ma giustizia sarà fatta”. “Mi congratulo con il presidente, la squadra della sicurezza nazionale e i membri delle nostre forze armate per aver portato Osam Bin Laden di fronte alla giustizia dopo oltre un decennio di attacchi di al Qaeda”, ha commentato l’ex presidente e marito del Segretario di Stato Bill Clinton.

L’Onu. Il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon ha definito oggi “un punto di svolta” la uccisione di Osama bin Laden. “La morte di Osama bin Laden, annunciata dal presidente Barack Obama, è un punto di svolta nella nostra comune lotta globale contro il terrorismo”, ha detto Ban Ki-moon.

La Nato: “Avanti con la missione in Afghanistan”. Il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen si è congratulato con il presidente Obama per l’operazione in cui è morto Osama bin Laden ed ha aggiunto che la Nato continuerà la sua missione “per assicurare che l’Afghanistan non ritorni ad essere un paradiso per i terroristi e gli estremismi, ma possa svilupparsi in pace e in sicurezza”. ”E’ un successo significativo per la sicurezza degli alleati della Nato e per tutte le nazioni che si sono unite ai nostri sforzi contro il terrorismo globale, per fare del mondo un posto più sicuro per tutti”, ha dichiarato Rasmussen, ricordando che la Nato ha considerato l’attacco dell’11 settembre “come un attacco contro tutti gli alleati”.
Il terrorismo “continua a rappresentare una minaccia per la nostra sicurezza e la nostra stabilità”, pertanto – ha aggiunto Rasmussen – “la cooperazione internazionale continua ad essere la chiave e la Nato resta al cuore di questa cooperazione”.
Del resto, anche l’inviato speciale americano in Afghanistan, Marc Grossman ha assicurato che “gli Stati Uniti non hanno intenzione di ottenere basi permanenti in Afghanistan e quindi i paesi vicini non devono avere timori in questo senso”. In una conferenza stampa insieme all’ambasciatore americano Karl Eikenberry oggi a Kabul, dove si trova prima di trasferirsi domani a Islamabad, Grossman ha ammesso che Stati Uniti e Afghanistan stanno effettivamente lavorando a un accordo strategico bilaterale. “Ma questo – ha proseguito – non deve essere fonte di preoccupazione per i vicini dell’Afghanistan, come Pakistan, Iran, Russia e India”. Il nostro obiettivo, ha assicurato, “è operare per la pace e la stabilità della regione” anche dopo il completamento del ritiro del contingente militare all’orizzonte 2014. Lo stesso Segretario di Stato Hillary Clinton ha avvertito i talebani che “la morte di Osama bin Laden non cambia nulla per l’impegno degli Stati Uniti in Afghanistan: “Non possono aspettarsi che ce ne andiamo”, ha dichiarato.

Autorità nazionale palestinese e Hamas. “La morte di Osama Bin Laden rappresenta un fatto importante per il processo di pace in Medio Oriente e per tutto il mondo”. E’ con queste parole che il portavoce dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), Ghassan Khatib, ha commenta alla tv araba ‘al-Jazeera’ la notizia dell’uccisione del leader di al-Qaeda. “Ora bisogna avere la meglio sui metodi violenti – ha spiegato – che lo stesso Bin Laden ha insegnato agli altri”. Molto critica, al contrario, la posizione assunta da Hamas. Il premier del governo che controlla la Striscia di Gaza, Ismail Haniyeh, ha duramente condannato l’uccisione di Osama Bin Laden. Sempre secondo ‘al-Jazeera’, Haniyeh ha definito il terrorista saudita “un mujahid combattente arabo”. Per l’esponente islamico-radicale palestinese, la fine di Bin Laden va giudicata come “un assassinio”: “Noi vediamo questo episodio come la prosecuzione della politica degli Stati Uniti basata sulla oppressione e sul versamento del sangue di musulmani e di arabi”, ha aggiunto Haniyeh, in un incontro con la stampa. Dopo aver rilevato che fra Hamas e al Qaeda permangono divisioni di carattere strategico, Haniyeh ha egualmente espresso l’auspicio che Bin Laden “benefici della misericordia divina, garantita ai veri fedeli e ai martiri”.

Israele. La eliminazione di Osama Bin Laden rappresenta “una vittoria della giustizia, della libertà e dei valori comuni ai Paesi democratici che hanno combattuto spalla a spalla contro il terrorismo”, ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un messaggio di felicitazioni al popolo degli Stati Uniti. Da parte sua il capo dello stato israeliano Shimon Peres ha osservato che “Bin Laden era uno degli assassini più grandi della Storia e meritava la forca”. “Si tratta di un successo eclatante per le forze di sicuerzza degli Stati Uniti – ha detto ancora Peres – un grande successo per il presidente Barack Obama e un grande successo per tutto il mondo libero”. Secondo il ministro degli esteri Avigdor Lieberman Israele è stato formalmente informato della uccisione di Bin Laden circa mezz’ora prima dell’annuncio ufficiale.

Lega araba. L’atteggiamento ”collegiale” del mondo arabo è “chiaro”: “non siamo mai stati partigiani di al Qaida e nemmeno di qualsiasi forma di violenza, in particolare contro i civili”, ha affermato il segretario generale della Lega araba Amr Mussa, durante una conferenza stampa col ministro degli esteri britannico William Hague.

Afghanistan. L’eliminazione di Osama bin Laden è “molto importante” e i talebani afghani “imparino la lezione”: così il presidente afghano Hamid Karzai sull’uccisione del leader di al Qaida. “I talebani devono imparare una lezione da questo, e dovrebbero astenersi dal combattere”, ha detto Karzai nel corso di un discorso trasmesso in tv. Bin Laden ha pagato ”per le sue azioni – ha detto ancora Karzai – Le forze americane hanno ucciso Osama bin Laden e gli hanno fatto pagare le sue azioni, nella città pachistana di Abbottabad, vicino a Islamabad’’.

Forum jihadisti: “La guerra santa continua anche senza bin Laden”. A diverse ore di distanza dalla diffusione della notizia della morte di Osama Bin Laden sono apparsi sui forum jihadisti del web le prime ammissioni sul decesso del leader. Nonostante all’inizio tutti gli internauti islamci fossero pronti a negare la morte del terrorista saudita, nell’ultima ora si susseguono i messaggi, in particolare sul sito ‘al-Shumukh’, nel quale si afferma che “forse lo sceicco Osama è veramente morto, ma la jihad continuerà fino al giorno del giudizio”. Su un altro forum, ‘Muslim.net’, è aperto invece il dibattito sull’opportunità di svolgere una preghiera funebre in suo onore, prima che al-Qaeda confermi ufficialmente la sua morte.

Pakistan. Secondo quanto riferisce Geo news, il premier pakistano, Yousuf Raza Gilani, ha definito l’uccisione di Osama Bin Laden “una grande vittoria” e si è congratulato con gli Usa per il successo dell’operazione. “Non permetteremo a nessuno – ha detto Gilani – di usare il nostro territorio per atti di terrorismo, e per questo penso che l’uccisione del capo storico di Al Qaida sia un grande successo. Il capo del governo di Islamabad ha poi ammesso che “c’è stata una coordinazione tra le intelligence dei due Paesi”. Di fatto il governo pakistano si trova in una situazione di grave imbarazzo perché la ‘primula rossa’ del terrorismo internazionale è stato trovata a pochi chilometri dalla capitale.
Intanto i talebani pachistani giurano vendetta per la morte di Osama bin Laden e minacciano di “attaccare gli obiettivi americani e il governo di Islamabad”. “Se è stato martirizzato, vendicheremo la sua morte e lanceremo attacchi contro i governi americano e pakistano e le loro forze di sicurezza”, ha avvertito il portavoce Ehsanullah Ehsan, “sono nemici dell’Islam”. Il portavoce non ha confermato la morte dello sceicco, limitandosi a osservare che “se bin Laden è stato martirizzato, si tratta di una grande vittoria per noi perché il martirio è l’obiettivo di tutti noi”.

Iran. La morte di Osama bin Laden toglie ogni scusa agli Stati Uniti e ai loro alleati per continuare a dispiegare forze militari nell’area del Medio oriente con il pretesto di lottare contro il terrorismo. E’ questa la prima reazione proveniente da Teheran in merito all’uccisione del leader di al Qaeda. “Gli Stati Uniti e i loro alleati non hanno più scuse per dispiegare forze in Medio Oriente con il pretesto di lottare contro il terrorismo”, ha detto il portavoce del ministero degli esteri, Ramin Mehmanparast. L’Iran spera, ha aggiunto, che questo sviluppo contribuisca a “stabilire la pace e la sicurezza nella regione” e che la politica dell’Iran consiste nel “condannare con forza il terrorismo in tutto il mondo”.

Iraq. “Il governo iracheno prova un grande sollievo per l’uccisione di Osama bin Laden, che è stato l’ideatore e coordinatore dell’assassinio di molti iracheni e della distruzione del Paese”, ha detto il portavoce governativo Ali Debbagh citato dai media a Baghdad. Allo stesso tempo, altre fonti riferiscono che le forze di polizia e dell’esercito irachene hanno notevolmente intensificato le misure di sicurezza in tutto il Paese per prevenire possibili azioni terroristiche legate alla morte del leader di al Qaida.

Egitto, Fratelli Musulmani. “Ora che è morto Osama Bin Laden gli americani possono ritirarsi dall’Iraq e dall’Afghanistan”.  E’ questa la prima reazione del movimento islamico dei Fratelli Musulmani egiziani alla notizia della morte del leader di al-Qaeda. Secondo quanto riferisce la tv araba ‘al-Jazeera’, i Fratelli Musulmani sostengono che “con l’uccisione di Bin Laden è venuta meno una delle cause principali dei conflitti nel mondo”.

Turchia. “Il fatto che la mente più pericolosa e sofisticata al mondo sia stata catturata in questo mondo deve servire da esempio per tutti”. E’ il commento del presidente turco Abdullah Gul alla notizia dell’uccisione di Osama Bin Laden. Citato dall’agenzia Anadolu, Gul ha espresso il suo “grande benvenuto” alla notizia, affermando: “Questo dimostra che i terroristi e i leader delle organizzazioni terroristiche alla fine saranno catturati, vivi o morti”.

Arabia Saudita. il Paese che ha dato i natali a bin Laden ha auspicato che la morte del famigerato concittadino “aiuti la lotta contro il terrorismo” e “ponga fine a pensieri fuorvianti” sul fenomeno. Lo afferma l’agenzia di Stato Spa in una nota. Riad, in particolare, spera in un “passo verso il sostegno degli sforzi internazionali nell’ambito della lotta al terrorismo”, ha riferito la Spa.

Unione europea. La morte di Osama Bin Laden è “una conquista maggiore” nella lotta al terrorismo che rende il mondo “più sicuro”. E’ la reazione del presidente della Commissione Ue Josè Manuel Barroso e del presidente Ue Herman Van Rompuy. La morte di bin Laden “autore di orrendi atti terroristici”, “rende il mondo un posto più sicuro e mostra come tali crimini non restino impuniti”, hanno affermato Barroso e Van Rompuy in una dichiarazione congiunta diffusa a Bruxelles. Quanto è avvenuto “è una conquista maggiore nei nostri sforzi per liberare il mondo dal terrorismo”, hanno sottolineato i due leader europei ribadendo che l’Ue “continua a restare fianco a fianco degli Stati Uniti, dei nostri partner internazionali e dei nostri amici nel mondo musulmano nel combattere l’estremismo globale e nel costruire un mondo di pace, sicurezza e prosperità”.

Italia. “E’ un grande risultato alla lotta al male, per gli Stati Uniti ma anche per tutte le democrazie”. Così, Silvio Berlusconi, arrivando al tribunale di Milano (Leggi l’articolo) dove è atteso all’udienza preliminare per il caso Mediatrade, ha commentato l’uccisione di Osama bin Laden. “Credo che tutte le democrazie dovranno continuare a collaborare come hanno fatto, erano quasi dieci anni che tutto il mondo attendeva questa notizia”. L’uccisione di bin Laden “può determinare qualche cambiamento” nella partecipazione italiana alle missioni all’estero, “ma non credo che saranno cambiamenti unilaterali”, ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ricordando che l’Italia “finora non ha mai preso una decisione al di fuori degli organismi internazionali che ci hanno determinato a partecipare alle missioni”. Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha annunciato che “l’obiettivo” adesso è quello “di catturare il Mullah Omar”. Obiettivo, ha detto, che ”non è mai venuto meno da parte della coalizione internazionale che combatte il terrorismo. Anche per lui, ovviamente, bisogna trovare il luogo segretissimo in cui si rifugia. Credo che quando si apre una breccia, ci possa essere poi una maggiore collaborazione dal terreno che può aiutare ad avvicinarsi all’obiettivo”.

Vaticano. ”Di fronte alla morte di un uomo, un cristiano non si rallegra mai, ma riflette sulle gravi responsabilità di ognuno davanti a Dio e agli uomini”. Lo ha sottolineato dio, ma della pace”, ha dichiarato padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana, in relazione alla morte del capo di Al Qaida.

Francia. Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, si è congratulato con gli Stati Uniti per la “tenacia” che ha permesso di arrivare all’eliminazione di Osama bin Laden. Per il titolare dell’Eliseo di tratta di “un evento significativo nella lotta mondiale contro il terrorismo”.

Germania. Il ministro degli Esteri tedesco Guido Westerwelle ha parlato oggi di “una buona notizia per tutte le persone amanti della pace nel mondo che si sia potuto mettere fine al gioco sanguinario di quel terrorista”. Questo il commento del capo della diplomazia di Berlino all’annuncio della morte di Bin laden, un uomo che – ha detto – “aveva sulla coscienza la morte di migliaia di persone innocenti”. “Sollevata” si è detta anche il cancelliere tedesco Angela Merkel, aggiungendo che gli Stati Uniti hanno messo a segno un colpo decisivo contro al Qaeda.

Gran Bretagna. La morte di bin Laden rappresenta “un grande sollievo” per il mondo, ma non “segna la fine della minaccia terrorista”, ha commentato oggi il primo ministro britannico David Cameron. “Osama bin Laden era responsabile delle peggiori atrocità terroriste nel mondo: l’11 settembre e tanti altri attentati che sono costati milioni di vite, tra cui quelle di numerosi britannici”, ha aggiunto. La sua morte “naturalmente non segna la fine della minaccia terrorista estremista che abbiamo di fronte. Dobbiamo essere particolarmente vigili nelle prossime settimane”, ha precisato in un intervento alla televisione. Per l’ex premier britannico Tony Blair la lotta al terrorismo è “tuttora urgente” anche dopo la morte di Osama bin Laden: “E’ un successo notevole, ma sappiamo che la lotta al terrorismo e l’ideologia che bin Laden rappresenta continua”, ha detto Blair.

Spagna. La morte del leader di al Qaeda, Osama bin Laden, è “un passo decisivo nella lotta contro il terrorismo internazionale”. E’ questa la reazione del governo spagnolo alla notizia dell’uccisione di Bin Laden.

Belgio. Il primo ministro belga Yves Leterme si è detto “sollevato” in seguito alla notizia della morte di Osama Bin Laden, ma al tempo stesso ha invitato “alla vigilanza”. In un’intervista televisiva, Leterme ha affermato che il governo sta valutando i rischi per la sicurezza del Belgio in seguito all’uccisione di Bin Laden. “Analizzeremo il rischio con l’Ocam (apposita organizzazione per le analisi delle minacce, ndr) per adattare, se necessario, il dispositivo di sicurezza”, ha sottolineato Leterme.

Russia. La Russia ha oggi salutato l’uccisione del leader di al Qaida Osama bin Laden affermando che “nessun terrorista può sfuggire alla vendetta”. In un comunicato emesso dal Cremlino si afferma che “solo la lotta congiunta contro il terrorismo globale può portare a risultati”. “La Russia è pronta a aumentare la cooperazione”, si aggiunge.