Un cambiamento storico. Se a livello di percentuali il voto delle elezioni politiche canadesi ha confermato le previsioni dei principali sondaggi, a livello di seggi parlamentari i dati sono epocali. Anzitutto, il Paese esce da uno stallo nel quale s’era trovato impantanato nelle ultime tre elezioni, avendo finalmente ottenuto un governo di maggioranza, che sarà guidato dal primo ministro uscente, il conservatore Stephen Harper, forte di circa 167 seggi, quindi ben 12 sopra la soglia della maggioranza (prima ne aveva 143, con un aumento in termini percentuali del 2%, dal 37% al 39%) e ben 24 seggi in più delle precedenti elezioni..
Ma il dato epocale è la valanga socialdemocratica: l’Ndp del baffuto Jack Layton vola oltre le più rosee previsioni e, per la prima volta nella sua storia, diventa il secondo partito del Paese, il che significa guadagnare la condizione di opposizione ufficiale del governo Harper. L’Ndp ha quasi raddoppiato la sua percentuale di voti, passando dal 18 al 31% ma soprattutto triplica il numero di seggi, passando da 36 a 102.
Il terzo dato storico di questa incredibile elezione è il crollo del Partito Liberale, al suo minimo storico, con il leader Michael Ignatieff addirittura sconfitto nel suo collegio elettorale. Ignatieff non sarà onorevole e con ogni probabilità nelle prossime ore annuncerà le sue dimissioni da segretario del partito, anche se per il momento ha affermato il contrario. I Liberali sono passati dal 26% al 18% in termini di voti ma soprattutto da 77 a 34 seggi.
Peggio ha fatto solo il Blocco Quebecchese, sostanzialmente azzerato nell’unica provincia in cui si presenta, il Québec. Due terzi dei suoi elettori sono infatti passati armi e bagagli con l’Ndp, e così il Blocco va dal 10% al 4,5% e soprattutto da 47 a 4 seggi. Perde il collegio anche il leader del partito, Gilles Duceppe, che al contrario di Ignatieff ha già annunciato subito ieri notte le sue dimissioni da segretario del partito.
Festeggia anche Elizabeth May, la segretaria del Partito dei Verdi, che vincendo bene il suo collegio porta il primo onorevole Verde nella storia del Parlamento di Ottawa e guadagna il diritto a sedere nei dibattiti televisivi che ci saranno per le prossime elezioni. Il partito, tuttavia, risente della valanga socialdemocratica e perde 3 punti percentuali come voto, passando da 6,6 al 3,5%.
Ho seguito l’andamento delle elezioni dal quartiere generale dell’Ndp, al Metro Convention Centre di Toronto. Ciò che più mi ha colpito è stata la civiltà e il fair play dei discorsi rilasciati dai vari leader. In particolare, molto bello e sincero quello di Duceppe, che ha concluso sulle note di un patriottismo quebecchese che oggi sembra davvero compromesso, fra gli applausi e le lacrime dei suoi sostenitori. Il Blocco Quebecchese non è mai arrivato al punto di vedere in forse la sua compagine parlamentare, ma Duceppe ha dichiarato: “Il popolo del Quebec ha parlato e ha parlato chiaramente in favore di un profondo cambiamento. Noi rispetteremo questa sua chiara indicazione perché questa è la democrazia. Per il Québec, e per i quebecchesi, che prima o poi vedranno un Quebec libero”.
Bello anche il discorso di ringraziamento di Jack Layton, preceduto da quello della moglie, la sino-canadese Olivia Chow, anche lei vincitrice del collegio Trinity-Spadina di Toronto, uno dei collegi maggiormente ricchi sotto il punto di vista delle differenze etniche (comprende infatti la enorme Chinatown, la prima storica Little Italy, il quartiere portoghese e diverse altre enclave d’immigrati). Layton, al suo solito, non ha cercato la facile retorica. Si è complimentato con Harper, vincitore di una grande responsabilità, e con i leader di tutti gli altri partiti. Ha offerto la disponibilità del suo partito “a collaborare con i Conservatori e con tutti gli altri partiti in Parlamento per il bene del Canada e delle famiglie canadesi”. Ma ha anche avvisato: “Ci opporremo a tutte le decisioni del governo che andranno nella direzione sbagliata”. Come commentavano i sostenitori socialdemocratici lasciando il luogo della convention, “la battaglia è appena iniziata, e questa volta abbiamo fatto la storia“.
* Tutti i calcoli dei seggi sono soggetti ad aggiustamenti e sono fatti sulla base dei dati disponibili al momento della scrittura dell’articolo, alle ore 2 am ora di Toronto.