Il simbolo fascista è stato notato da alcuni passanti che lo hanno fotografato. Era su una parete dell'ufficio politico, in zona Città Studi. L'immagine va in Rete ed è polemica
Secondo Repubblica.it l’immagine risale all’1 maggio. “A una prima richiesta informale di spiegazioni sull’accaduto da parte di alcuni abitanti della zona, dal commissariato avrebbero risposto che si è trattato solo di un atto goliardico e che la bandiera è stata subito rimossa”, si legge sul sito del quotidiano. Che riporta la giustificazione del vicequestore aggiunto Maurizio Cusano, dirigente di Città Studi: “E’ una bandiera che avevamo sequestrato, insieme con una mazza con la scritta ‘Forza nuova’, ed è rimasta provvisoriamente su quella parete del nostro ufficio politico. Poi è stata riposta, come da prassi, insieme con tutti i reperti”. Il sequestro sarebbe avvenuto il 29 aprile, quando alcune centinaia di militanti di estrema destra hanno partecipato alla fiaccolata in memoria di Sergio Ramelli, Enrico Pedenovi e Carlo Borsani. Sulla vicenda sta ora facendo accertamenti la questura di Milano.