Se non ci saranno sorprese dell’ultima ora la signora Lorenza Lei sarà eletta, tra poche ore, nuova direttrice generale della Rai. Si deve festeggiare? Sì, ma solo l’uscita di scena di Masi, la cui gestione è stata segnata dalla intolleranza, e dalle continue molestie nei confronti delle trasmissioni sgradite al presidente del consiglio.
Masi, per altro, non è caduto solo per un intrigo di palazzo ma anche perchè è stato l’unico direttore sfiduciato dai suoi giornalisti, senza distinzione alcuna. La sua presenza era ormai incompatibile con le esigenze minime di una impresa.
Sarebbe, tuttavia, un errore credere, come purtroppo alcuni hanno già fatto, che la signora Lei riuscirà ad aprire una nuova fase, perché attorno sarà schierato il servizio d’ordine del conflitto di interessi e che non le consentirà, ammesso che lo voglia fare, di liberare l’azienda dalla ferrea morsa berlusconiana. Per questo sarà opportuno attendere, senza farsi troppe illusioni, i primi atti, le prime decisioni.
Ci permettiamo di chiedere alla signora Lei tre gesti, minimi, elementari, che potrebbero davvero segnare una prima, piccola inversione di tendenza.
Annuncerà la direttrice generale la messa in onda, nella sue versione integrale, in prima serata, su Rai Uno, del film di Nanni Moretti “Il Caimano” come sollecitato da numerosissimi lettori?
Scriverà una lettera ai direttori di rete e di testata, ai singoli conduttori, affinchè diano (salvo ovviamente quelli che già lo stanno facendo) finalmente ai cittadini una informazione adeguata e completa sul prossimo appuntamento referendario?
Annuncerà il rinnovo dei contratti per le trasmissioni che non piacevano a Masi, o assisterà, per fare un solo esempio, all’uscita di Fabio Fazio dalla Rai?
Basterà aspettare qualche giorno per capire cosa riserverà alla pubblica opinione la nuova gestione aziendale.
Sino ad allora sarà bene coltivare una santa e laica prudenza…