Protestano studenti, cassintegrati, disoccupati. In testa i vertici del Pd (c'è anche il candidato a sindaco Merola) e quelli dei sindacati. Già blindata la sede elettorale della Lega nord in via Nazario Sauro in attesa, nel pomeriggio, dell'arrivo del ministro dell'Interno Roberto Maroni. Agenti in tenuta anti sommossa impediscono l'accesso alla strada
A Bologna alla fine saranno almeno ventimila le persone che si sono radunate in piazza Azzarita e a Porta San Felice e che sono arrivati sotto le Due Torri. Tanti, tantissimi. Operai, cassintegrati, disoccupati. Tutti a gridare in coro una condizione tragica, che nel corso degli ultimi mesi è ulteriormente peggiorata. In tutti i settori. Da quello metalmeccanico, al tessile, dal turismo al comercio. Una manifestazione e uno sciopero, soprattutto, che dovrebbe riunire il sindacato che si è spaccato sul contratto dei lavoratori della Fiera e ha festeggiato il Primo maggio a piazza alterne. I due cortei, avevano in testa i lavoratori della Verlicchi (quello partito da Porta San Felice) l’azienda di Zola Pedrosa, simbolo di una crisi che in poteva essere evitata (l’azienda è stata venduta a 1 euro, l’anno prima fatturava 50 milioni) e in piazza Azzarita (i dipendenti del commercio), dove sono arrivati anche i vertici del Pd, in testa il segretario provinciale di Bologna, Raffaele Donini, e il candidato a sindaco, Virginio Merola.
Disagi in vista per chi deve viaggiare. Piloti, assistenti di volo e personale di terra degli aeroporti scioperano per quattro ore dalle 10 alle 14. Il personale circolante delle ferrovie si ferma delle 14 alle 18. A Bologna bus fermi dalle 19.30 a fine turno. Gli addetti alle autostrade aderenti al sindacato si fermano per quattro ore al termine di ciascun turno ed il personale dell’Anas per l’intera giornata.
Ore 8.30 Aprono gli studenti – corteo del Cua; alle 9 studenti medi in corteo dalle due Torri. Concentramento degli universitari alle 11 in piazza verdi, dalle 13 manifestazione all’incrocio fra via Indipendenza e Ugo Bassi.
Ore 9.40 Parte il corteo – Il corteo (3000 persone) parte da piazza Azzarita. Ci sono Donini, Merola, De Maria e i vertici della Cgil.
Ore 9.42 Verlicchi, Ergotronic, Ducati motori – A Porta San Felice in testa al corteo la Fiom e i lavoratori della Verlicchi. Circa mille persone. Oltre ai lavoratori Verlicchi anche quelli dell’ Ergotronic di Vergato e della Ducati motori.Visibile uno striscione contro il nucleare e uno a favore dell’acqua pubblica.
Ore 9.45 Caos in aeroporto – Disagi per chi vola. Il primo aereo rimasto a terra è il volo per Palermo, previsto alle 9.55. I passeggeri non erano stati avvisati di tale eventualità. Momenti di tensione, proteste contro il personale di terra. La situazione non si è ancora risolta e, con il passare delle ore, è destinata ad aggravarsi, visto che altri voli non partiranno.
Ore 9.55 I collettivi – In coda al corteo partito da Porta San Felice ci sono anche gli studenti dei collettivi.
Ore 10.07 I cortei si riuniscono – I due rami della manifestazione si stanno ricongiungendo i due cortei all’incrocio tra via Marconi, via San Felice e via Ugo Bassi.
Ore 10.16 Ci sono Donini, Gruppi, Merola e Naldi – Il corteo sfila in via Ugo Bassi ed è diretto sotto le Due Torri. In testa Danilo Gruppi, segretario generale della Cgil e Raffaele Donini, segretario del Pd. Accanto a loro Merola e il consigliere regionale di Sel Guido Naldi.
Ore 10.29 L’arrivo in piazza Maggiore – La manifestazione, pacifica, entra in piazza Maggiore. Dalle 5000 iniziali sono diventate almeno 20.000 persone. Al momento non si sono registrate tensioni, nonostante il corteo sia seguito passo per passo dagli agenti del battaglione mobile in assetto anti sommossa.
Ore 10.30 Si prosegue per via Rizzoli – I manifestanti sono in via Rizzoli, ormai a due passi dal punto d’arrivo, in via Rizzoli.
Ore 10.33 Disagi al traffico – La zona del centro è praticamente bloccata, le auto – anche quelle che sono autorizzate non possono muoversi. Fermi gli autobus.
Ore 10.36 La testa del corteo sotto le Due Torri – Hanno quasi finito di sfilare i manifestanti. Adesso si fermeranno sotto le Due Torri.
Ore 10.37 Papignani: “Verlicchi simbolo di unità dei lavoratori” – Papignani della Fiom ha detto ai cronisti del Fatto che seguono la manifestazione: “Gli operai della Verlicchi sono in testa come esempio commovente di grandissima unità e solidarietà tra lavoratori”.
Ore 10.41 “Adesione altissima” – E’ il segretario della Cgil Danilo Gruppi a parlare: “L’adesione allo sciopero è stata altissima, almeno secondo i primi dati. Possiamo dire di essere soddisfatti”.
Ore 10.45 Quattromila persone in piazza – Il Corteo dalle Due Torri arriva ben oltre piazza Maggiore, lungo la via Ugo Bassi. “Quattromila persone”, viene detto secondo una prima stima.
Ore 10.49 Regolare per ora la circolazione ferroviaria – La circolazione ferroviaria, al momento, è tranquilla, lo sciopero alle 14. Ritardi ne sono già stati registrati, ma la situazione è migliore di quanto Ferrovie aveva previsto.
Ore 10.53 Imbrattata la sede della Uil – Nella notte è stata imbrattata la sede Uil in zona Fiera. “Sono molto dispiaciuto per questo atto di autentica idiozia”, sono le parole del segretario della Cgil bolognese, Danilo Gruppi. Il traffico è ancora fermo. “Uil, Cisl, Pd servi di Marchionne, venduti”. Sotto la firma “Proletari autorg.” e il disegno della falce e il martello. E’ la scritta comparsa questa notte sul muro della sede Uil di Bologna. Le scritte, tracciate con una bomboletta spray di vernice rossa, hanno imbrattato il muretto di via Serena 2/2, adiacente l’ingresso della sede del sindacato. La Uil di Bologna ha scoperto il fatto stamattina e ha già sporto denuncia alla Digos.
Ore 11.03 “Siamo in ventimila” – Gli organizzatori parlano di ventimila manifestanti. Dato che se venisse confermato sarebbe un successo strepitoso per la Cgil.
Ore 11.06 Sede elettorale della Lega blindata – Agenti in tenuta anti sommossa, l’accesso a via Nazario Sauro vietato. Così, a sei ore dall’arrivo del ministro Maroni in città, la polizia ha deciso di blindare la casa del sindaco della Lega Nord, Manes Bernardini. Un pomeriggio che non si preannuncia per niente tranquillo.
Ore 11.11 Sul palco operai della Verlicchi – Sul palco sale Ottavia Pala della Verlicchi. La gente si scatena in slogan e applausi. “Noi alla Verlicchi abbiamo dimostrato che il lavoratore non deve solo chinare il capo. E’ ancora possibile salire sulle barricate e lottare. Uniti si vince sempre”.
Ore 11.20 Lavoratori Ikea – Sul palco è salito un rappresentante dei lavoratori dell’Ikea. “Stiamo scioperando con punte di adesione che arrivano al cento per cento. Siamo contrari agli accordi separati e il Primo maggio siamo rimasti chiusi”.
Ore 11.37 Parla Danilo Barbi e attacca Cisl e Uil – L’ex segretario regionale della Cgil Danilo Barbi, ora in segreteria nazionale, sferra un duro attacco alla Cisl sugli accordi separati. “La crisi non è finita, sta diventando il più grande attacco al modello europeo di politica sociale. In Europa tutti i sindacati stanno lottando contro i governi. Tutti tranne due: Cisl e Uil”.
Ore 11.53 “Operai Fiat prigionieri in una fabbrica-caserma” – Ancora Barbi: “Alla Fiat i lavoratori sono prigionieri in una fabbrica caserma. A Confindustria dico che deve decidere se vuole l’unilateralismo alla Marchionne o se vuole la coesione. Se sceglie questa seconda strada deve rapportarsi con noi”.
Ore 11.57 I primi dati sull’adesione – Secondo la Cgil all’Ikea (magazzini) hanno scioperato il 100 per cento dei lavoratori, il 70 per cento per quello che riguarda i negozi. L’85 per cento invece alla Mandarina Duck e alla Zanichelli.
Ore 12.01 Sale la tensione, studenti bloccano l’ingresso ai negozi – Alcuni studenti in via dell’Indipendenza stanno bloccando l’ingresso ai negozi. Un altro corteo, sempre di studenti, è a due passi dalla sede elettorale della Lega.
Ore 12.09 Chiuso il comizio sotto le Due Torri – Si è chiuso il comizio sotto le Due Torri. L’imponente manifestazione, una delle più importanti degli ultimi anni, si scioglie. Restano gli studenti in giro, sono loro che destano maggiori preoccupazioni alle forze dell’ordine.
Ore 12.15 Uova e vernice contro le banca – In via Riva di Reno, a due passi dalla sede elettorale della Lega, un gruppo di studenti ha imbrattato con uova riempite con la vernice le vetrine esterne di alcune banche, in particolare l’Unicredit. Gli studenti stanno andando verso via Indipendenza. In via Nazario Sauro, sede della casa del sindaco leghista, non sono stati fatti passare: la via è blindata dagli agenti di polizia.
Ore 12.36 Bloccate via Rizzoli e via Indipendenza – Gli studenti, al grido di riprendiamoci questo incrocio, stanno bloccando via Rizzoli e via Indipendenza. “Per adesso restiamo qui”, hanno detto ai cronisti del Fatto Quotidiano. Sono seguiti dalla polizia municipale e dagli agenti in tenuta anti sommossa.
Ore 12.57 Studenti invadono una Coop – Una trentina di giovani si sono staccati dal corteo che stava percorrendo la zona di via dei Mille e sono entrati nella Coop di Piazza Martiri, contestando l’apertura mattutina (nel pomeriggio sarà chiuso); dopo aver fatto il giro dei reparti sono usciti raggiungendo gli altri manifestanti.