“Siamo migliaia in piazza”. Parola del segretario generale della Cgil modenese, Donato Pivanti, commentando dietro il palco l’immagine di una piazza Grande gremita. I due cortei della Cgil partiti dallo stabilimento Maserati e dalla Prefettura, sono confluiti intorno alle 10.30 sotto la Ghirlandina, dove è atteso l’intervento di Enrico Panini della segreteria nazionale.

Tra i manifestanti c’è anche il sindaco di Modena, Giorgio Pighi. Intanto, i primi dati sull’adesione allo sciopero lasciano di stucco lo stesso sindacato. “Ci sono stabilimenti completamente vuoti, sono persino stupito”, fa sapere il segretario della Fiom-Cgil modenese, Giordano Fiorani, che aggiunge: “A Modena una piazza così non si vedeva da 20 anni”.

Tra le aziende metalmeccaniche pressoché vuote ci sono la Vam, la Rossi Moto, e soprattutto la Maserati, dove le cifre definitive parlano di un 90% di adesione allo sciopero. “Non c’era nessuno”, giura una delle tute blu, ricordando che il Tridente conta quasi 650 lavoratori.

“Nella stessa Ferrari abbiamo un’adesione alta rispetto alla storia dell’azienda – aggiunge Fiorani – si parla di un 40-50%“. Per quanto riguarda il pubblico, invece, il segretario della Fp-Cgil di Modena, Marco Bonaccini, parla di “nidi per l’infanzia tutti chiusi nella zona di Sassuolo, Formigine, Fiorano e Maranello. Qualcuno ha chiuso anche a Modena”.

Nel Comune di Modena, hanno scioperato il 68% dei lavoratori, mentre all’Inps ben il 90%. Buona l’adesione anche al Policlinico, dove nonostante l’obbligo a mantenere i servizi necessari all’assistenza, l’astensione è stata del 30%.

È stato anche scongiurato uno scontro (grazie alla mediazione della Cgil) tra la polizia e il collettivo studentesco Guernica. Dopo un primo sbarramento, i poliziotti hanno lasciato entrare in piazza Grande i manifestanti al seguito del corteo Cgil.

Elena Boromeo

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