”Chiediamo poche riforme chiare, non sussidi, non incentivi, non aiuti. Chiediamo invece grandi riforme che permettano allo Stato di ridursi e di funzionare meglio”. Questo il messaggio lanciato al governo dalla presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, durante la conferenza conclusiva delle Assise di Bergamo. Confindustria, ha proseguito, “non è interessata a chiedere incentivi, sussidi e aiuti alla politica” ma vuole solo “poche riforme chiare per far funzionare lo Stato”. E quindi “le priorità sono fisco, ricerca, semplificazioni e liberalizzazioni”. Emma Marcegaglia ha sottolineato come anche gli industriali sono pronti a una “maggiore responsabilita’. Vogliamo essere”, ha sottolineato, “attori di modernizzazione e di cambiamento”. Quindi il presidente degli industriali si è rivolto direttamente al presidente del Consiglio. ”Noi – ha detto – tutti i giorni facciamo qualcosa per il Paese, visto che contribuiamo per il 70% alla crescita del Pil”. Adesso (rivolta al governo) “fate voi qualcosa per noi”. Mentre al segretario della Cgil Susanna Camusso, la Marcegaglia ha ribadito che “la nostra intenzione non è certo quella di dividere i sindacati”
Quindi un passaggio importante sulla tragedia dell ThyssenKrupp. “Abbiamo ribadito il totale,assoluto impegno sulla sicurezza sul lavoro, che deve rafforzarsi, perché ogni morte è una tragedia umana, è una sconfitta per noi. Però consideriamo una condanna a 16 anni per omicidio volontario un unicum in Europa”. Posizione netta anche sull’infiltrazione mafiosa. “Chiediamo – ha detto – a tutte le associazioni anche del Nord Italia di essere in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata”