Il presidente degli industriali ha concluso oggi le assise di Bergamo lanciando un messaggio a Silvio Berlusconi. "Noi - ha detto - ogni giorno facciamo qualcosa per la crescita, adesso tocca al governo"
”Chiediamo poche riforme chiare, non sussidi, non incentivi, non aiuti. Chiediamo invece grandi riforme che permettano allo Stato di ridursi e di funzionare meglio”. Questo il messaggio lanciato al governo dalla presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, durante la conferenza conclusiva delle Assise di Bergamo. Confindustria, ha proseguito, “non è interessata a chiedere incentivi, sussidi e aiuti alla politica” ma vuole solo “poche riforme chiare per far funzionare lo Stato”. E quindi “le priorità sono fisco, ricerca, semplificazioni e liberalizzazioni”. Emma Marcegaglia ha sottolineato come anche gli industriali sono pronti a una “maggiore responsabilita’. Vogliamo essere”, ha sottolineato, “attori di modernizzazione e di cambiamento”. Quindi il presidente degli industriali si è rivolto direttamente al presidente del Consiglio. ”Noi – ha detto – tutti i giorni facciamo qualcosa per il Paese, visto che contribuiamo per il 70% alla crescita del Pil”. Adesso (rivolta al governo) “fate voi qualcosa per noi”. Mentre al segretario della Cgil Susanna Camusso, la Marcegaglia ha ribadito che “la nostra intenzione non è certo quella di dividere i sindacati”
Quindi un passaggio importante sulla tragedia dell ThyssenKrupp. “Abbiamo ribadito il totale,assoluto impegno sulla sicurezza sul lavoro, che deve rafforzarsi, perché ogni morte è una tragedia umana, è una sconfitta per noi. Però consideriamo una condanna a 16 anni per omicidio volontario un unicum in Europa”. Posizione netta anche sull’infiltrazione mafiosa. “Chiediamo – ha detto – a tutte le associazioni anche del Nord Italia di essere in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata”