Nasceranno gruppi “Responsabili” in tutta Italia. Molti governatori di centrodestra dovranno avere a che fare con il “modello Scilipoti”: schiere di consiglieri regionali infatti sono pronte ad abbandonare le liste di elezione per dare vita nelle assemblee locali a pattuglie moderate ispirate alla terza traballante gamba della maggioranza berlusconiana. Ad aprire le danze è stata questa mattina Olimpia Tarzia, eletta ad aprile dello scorso anno nel consiglio regionale del Lazio con la Lista Polverini. Oggi ha deciso di fare il grande salto, fondando alla Pisana il gruppo “Per – Politica etica e responsabilità”. Detto fatto, è già in arrivo l’auto blu d’ordinanza, che spetta di diritto a tutti i capigruppo.
Per il momento la Tarzia non sembra volersi smarcare troppo dalla maggioranza. “Ho costituito il gruppo – ha spiegato – perché c’è la necessità di rilanciare la politica regionale a sostegno di Renata Polverini, anche attraverso un movimento che parta dalla società civile. Credo che sia mia responsabilità – aggiunge – dare risposte ai 22 mila cittadini che mi hanno votata anche attraverso il collegamento con una realtà ormai nazionale come Iniziativa responsabile che potrà dare il suo sostegno alle politiche per la regione Lazio”.
La consigliera, arruolata nel 2008 da Giuliano Ferrara nella lista anti-aborto, si dice fedele alla Polverini – “E’ lei che mi ha chiesto di candidarmi” – ma per l’ex sindacalista dell’Ugl l’iniziativa della Tarzia è l’ennesima crepa in una maggioranza che in consiglio regionale si presenta con molte sfaccettature: dalla Destra di Storace, che in Campidoglio fa l’opposizione ad Alemanno, al gruppo dei finiani, capitanato dall’ex leader dei giovani di Forza Italia, Francesco Pasquali, a quello dell’Udc che subito dopo le elezioni ha minacciato l’appoggio esterno fino a quando non ha conseguito tutti gli assessorati richiesti.
E il Lazio non sarà un caso isolato, anzi. La Tarzia è certa che Iniziativa responsabile vedrà nascere suoi gruppi anche in altri enti locali italiani: “Siamo pronti a rappresentare la politica vera del bene comune – chiosa – che dà speranza ai cittadini che sembrano sentirsi traditi dalla politica”.