“Milano era la capitale del berlusconismo ma anche dello sconfittismo della sinistra”. Nichi Vendola non ha dubbi: “Abbiamo già vinto una bella partita”. Il leader di Sel, arrivato sotto la Madonnina per sostenere il candidato sindaco del centrosinistra Giuliano Pisapia, è riuscito a raccogliere all’Arco della Pace circa cinquemila persone. Una folla oceanica se confrontata a quella che sabato Silvio Berlusconi è riuscito a portare nel Palasharp. E nei quaranta minuti di comizio Vendola ha parlato per lo più proprio di Milano. Partendo dalle primarie che vedevono contrapposto il candidato del Pd, Stefano Boeri, e l’outsider, sostenuto da Sel, Giuliano Pisapia. Così, dice, “è stato battuto lo sconfittismo della sinistra: la vicenda delle primarie ha restituito forza e energia a una coalizione che ha saputo allargarsi e convocare le migliori forze di questa città. Il fatto che, nella capitale del berlusconismo, combattiamo per vincere e che la partita sia aperta è già il segnale di un avanzamento straordinario”.
Che la competizione sia aperta, secondo Vendola, è confermato dal fatto che Letizia Moratti ha attuato un “malgoverno che fa intuire esserci un giudizio negativo da parte di tanta Milano perbene”. E il “degrado di una città che da qualche anno ha cessato di essere quella capitale della modernità e dell’innovazione e che invece è vissuta nelle spire di un provincialismo, di un localismo, di un malgoverno quale è stato quello di Letizia Moratti”.
A riprova che la “partita è tutta da giocare” il leader di Sel ha ricordato il comizio di Berlusconi al Palasharp: se è stato un referendum “è andato male perché l’adunata popolare non c’è stata. Berlusconi fa fatica a riempire anche un luogo chiuso. C’è qualche problema se il leader populista perde il popolo”. Per il leader di Sel, “questo è un buon segno: è l’inizio del declino che speriamo di poter raccogliere nelle prossime amministrative. Berlusconi ha paura di sfidare la piazza – ha proseguito – e non riesce più ad attirare l’attenzione dei milanesi, tanto che deve portare truppe cammellate da tutte le regioni in un palazzetto in cui si esibisce nel consueto repertorio di ecoballe. Le uniche ecoballe che riesce a smaltire perché, finita la campagna elettorale, svaniscono, mentre le altre ecoballe non riesce a smaltirle”.
Infine persino un appello al centrodestra: “Rinunciate a questo machismo e sessismo che alla vostra età non potete permettervi”, ha detto. “Non vogliono più sentir parlare di vecchiaia e disabilità? Ma godetevi invece la vecchiaia, la fragilità che è la cosa più bella”.