Cassonetti stracolmi, buste di plastica ai margini delle strade e un odore nauseante. Per una settimana Roma ha vissuto l’incubo di Napoli. La chiusura dell’impianto di Rocca Cencia ha mandato in tilt lo smaltimento dei rifiuti del quadrante sud-est della Capitale. Dal primo maggio, tra San Giovanni e Centocelle, le strade sono state invase da circa mille tonnellate di immondizia. L’emergenza è stata tamponata con la riapertura d’urgenza di Rocca Cencia, ma i problemi della ‘monnezza’ sono strutturali. Da anni il Comune non riesce a trovare un nuovo sito che permetta di sostituire la mega discarica di Malagrotta, ormai satura, la cui data di chiusura è stata prorogata già diverse volte. Se l’interruzione del servizio in un piccolo centro di smaltimento è in grado di mandare in panne la raccolta di rifiuti in tutta Roma est, le conseguenze della fine della più grande discarica d’Europa sarebbero inimmaginabili. L’Italia dei valori ha documentato lo stato di degrado delle strade di Roma nei giorni dell’emergenza rifiuti attraverso 5 mila fotografie scattate da Giacomo Nisita.
Servizio di Tommaso Rodano
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Il degrado di Roma
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