E’ una pole position più che scontata; Morattien su Saras, dopo i primi giri del difficile circuito meneghino, incerti al punto da far pensare di poter perdere clamorosamente il titolo iridato segnando una svolta epocale nella storia recente del gran premio lombardo, ha invece riacquistato smalto a pochi giri dal termine delle ultime prove di gara. I tempi parlano chiaramente di una rimonta sull’attuale rivale Pisapy, della fiammante scuderia del Nazareno, purtroppo incapace di recuperare centesimi preziosi persi ai box all’ultimo cambio gomme, proprio quando Morattien sorpassava davanti alla tribuna centrale del Palasharp, in un tripudio di arcoriani in festa; è così che si vincono i gran premi, è così che si mostra la classe. E’ così che la storia si ripete. E, purtroppo, non cambia.

Il patron della Saras, fan di Morattien al punto da aver speso quasi 20 milioni di euro pur di mettere il pilota della casa nelle condizioni migliori per raggiungere l’ambito podio di Palazzo Marino, negli ultimi giorni si è incontrato più volte con il team, spronando tutti a dare il meglio. Con lui sempre l’uomo immagine del pool, il vero leader dentro e fuori dai box, Silvio Rubacuori; se Morattien riuscirà ancora una volta a salire sul punto più alto del podio, il merito sarà esclusivamente suo. D’altra parte, va detto con chiarezza; Rubacuori, ad una incollatura dalla bandiera a scacchi,  ha alzato pesantemente il tiro sulla necessità di rendere meno oppressiva la tenaglia di una giustizia sportiva, oggettivamente troppo schierata con le fiamme rosse del Nazareno, e il pubblico è andato in visibilio, incitando Morattien con ogni mezzo possibile. Ed è stata subito pole. Quando ancora mancavano pochi secondi alla famigerata curva di San Siro, quella dove le gomme di Morattien hanno più volte accusato un asfalto reso viscido da perdite d’olio delle altre macchine e proprio mentre, nel cuore del circuito, a due passi dal rettilineo di San Babila, le bandiere segnavano ancora 12 giri al traguardo, ecco che poi Silvio Rubacuori ha infuso nell’animo del pilota della Saras la fiducia necessaria a chiudere questa prova in bellezza e lasciarsi alle spalle lunghe settimane di amarezze e litigi, anche con il resto della squadra.

Partiranno, dunque, così nel Gran Prix Milan di domenica prossima 15 maggio: Morattien in pole, con 49,5 punti, di seguito Pisapy con 41,2 e in terza fila Manfred Palmer quotato a seconda delle simpatie dei cronometristi fra 0,9 e 5 punti, dunque lontano dalla possibilità di raggiungere un posto d’onore nel tabellino mondiale.

I giochi sembrerebbero già fatti, ma il rischio pioggia potrebbe far disertare molti spettatori dallo spettacolo che si annuncia, comunque, particolarmente avvincente; dal Gran Prix Milan, è noto a tutti, dipendono le sorti della vittoria mondiale. Silvio Rubacuori lo sa e sta giocando tutte le sue ultime carte…

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