Intervista al consigliere regionale del Movimento 5 Stelle: "Siamo sotto attacco perché facciamo paura. Grillo non ha mai offeso Vendola né fatto riferimento alla sua omosessualità, le sue parole sono state stravolte per fini elettorali. Il centrosinistra usa la menzogna come Berlusconi. Le nostre buste paga sono on line, quelle degli altri no"
Il saluto di Beppe Grillo ha fatto arrabbiare l’Arcigay , con il presidente Paolo Patané che ha parlato di “battute maschiliste”.
“Alle associazioni dico di informarsi e di non farsi strumentalizzare da politici che, a volte, usano la loro omosessualità per prendere voti. Non si può cascare in questo gioco politico fatto a fini elettorali. Se la sinistra utilizza pezzi dei discorsi di Beppe, smontandoli e travisandoli, al solo scopo di attaccarci significa che non ha altri argomenti da usare contro di noi. Il Movimento ha sempre rifiutato qualunque forma di discriminazione e ne sono testimoni il blog e le nostre attività. Ad esempio, nel Movimento di Pavia e in quello di Milano abbiamo candidati gay; io e Andrea Defranceschi abbiamo aderito al manifesto della Rete Laica. Non dobbiamo dimostrare più nulla”
Perché Grillo ha usato quell’espressione?
“Basta riguardare il video in rete per capire che Beppe Grillo, come in tutti i suoi spettacoli, ha salutato il pubblico – e non Vendola – con un’espressione dialettale ironica e compagnona. Non è stata usata in tono dispregiativo. Fa rabbia sapere che alcuni l’hanno associata al termine “culattone” che invece è molto offensivo. “Busone” viene usato dai bolognesi anche come “fortunato”. E poi, non è stato proprio l’Arcigay di Bologna qualche anno fa a lanciare la campagna “Bologna busona”? E non è la stessa parola che compare anche nei testi di Mingardi e di Guccini? Finora non ha mai destato tutto questo scandalo”.
Franco Grillini, candidato per l’Idv, ha fatto paragoni con le “barzellette da bar” di Berlusconi.
“Ricordiamoci che, benché si parli di politica, il linguaggio è sempre quello della satira. Grillo non è un politico che racconta barzellette, ma un comico che, con il suo linguaggio semplificato, affronta temi politici”.
Maurizio Cecconi, presidente della Rete Laica Bologna, scrive sul suo blog che il Movimento “deve ancora maturare una riflessione in materia di diritti civili”. Ha ragione?
“Il Movimento è ancora giovane, esiste solo da due anni. Quando ci candideremo per il parlamento saremo pronti e preparati anche per le battaglie in materia di diritti civili. Porteremo un programma sviluppato interamente in rete, in maniera orizzontale, con il contributo di migliaia di persone e senza dogmatismi”.
Aderirete all’Europride di Roma?
“Noi non abbiamo mai aderito mettendo cappelli alle manifestazioni. Partecipiamo come singoli cittadini perché siamo una forza civica e non abbiamo bandiere da sventolare. Eravamo presenti anche al primo maggio, ma sempre senza simbolo. Nel 2008 ho partecipato al gay pride di Bologna, ma penso che quest’anno gli impegni mi impediranno di essere presente alla manifestazione di Roma”.
Altra accusa: il Pd sostiene che fate il gioco di Berlusconi, mentre diffonde in rete un post in cui vi si attribuisce dichiarazioni false circa i vostri stipendi.
“È il Pd a diffondere note false. Anche in questo caso il centrosinistra usa lo stesso strumento della destra: la menzogna. Abbiamo sempre agito nella massima trasparenza mettendo online la busta paga. Possono vederla tutti. Non abbiamo mai detto di “costare meno alla Regione”, ma solo di esserci autoridotti lo stipendio. Ed è vero. Basta andare in rete per avere la prova. E poi: ci accusano di “rubare voti” facendo vincere la destra? Ma il voto non è una loro proprietà. I partiti vogliono perpetuare il sistema, noi cambiarlo. Ma questo si può fare solo con piccoli passi e dando fiducia a nuove forze. Per questo quello dato a noi è il vero voto utile. Noi saremo l’occhio dei cittadini”.