Il preIl premier chiede un voto per "sostenere il governo nazionale". Poi promette: "Niente tassa sulla spazzatura finché ci sarà un solo cumulo di immondizia"
“A Napoli – ha detto il Cavaliere- è impossibile votare per la sinistra, perché significherebbe condannare la città a quanto è successo in tutti questi anni”. Quindi ha proseguito: “‘Quando ci chiedono siete sicuri di vincere a Napoli? Io rispondo che siamo arcisicuri perché i napoletani non sono irriconoscenti al centrodestra e a Berlusconi, non sono degli sprovveduti e non possono non capire che bisogna cambiare, cambiare e cambiare”.
Insomma, il premier tira la volata al candidato del Pdl e lo fa attaccando la sinistra e raccontando storiellle. “Ho sentito da una radio di sinistra che raccontava una storiella ai bambini: C’era una volta un tiranno in Italia, un despota cattivo che aveva dei giornali, delle tv, una squadra di calcio. E i bambini: ‘Adesso c’e’ ancora…”.
Mentre sui rifiuti la posizione del premier è netta. “Napoli soffre di una mala amministrazione che ha dell’incredibile. Noi abbiamo dimostrato come si possono tenere pulite le strade dai rifiuti. Ma questa amministrazione comunale è incapace di fare. Non fanno nulla e impediscono ad altri di fare, davvero incredibile, è una sconcezza inarrivabile”. Qualche fischio quando il Cavaliere ha ricordato lo scudetto del Milan. Dopodiché è partito a testa bassa contro Annozero e Ballarò. “Sono due trasmissioni scandalose”
L’offensiva mediatica del Cavaliere, insomma, è a tutto campo: interventi telefonici, video-messaggi, comizi veri e propri. Perché il voto locale ha valenza nazionale e Berlusconi stesso lo ha confermato in varie occasioni: “La prossima tornata elettorale ha una forte valenza politica e deve servire per rafforzare il centrodestra”, ha detto più volte in questi giorni. “Con questa nuova maggioranza potremo portare a compimento la nostra missione di libertà e il nostro programma, quello che abbiamo già presentato nel 1994 terminando le ultime tre riforme indispensabili per l’Italia, soprattutto per gli italiani: quella della giustizia, del sistema fiscale, dell’architettura istituzionale dello Stato”.
Il risultato di Napoli sta particolarmente a cuore al presidente del Consiglio. Dopo il comizio di ieri (Leggi la cronaca) nel quale il premier era arrivato a promettere lo stop dell’abbattimento delle case abusive mandando su tutte le furie la Lega Nord (Leggi l’articolo), il presidente del Consiglio inaugura l’ultima giornata di campagna elettorale con una video-intervista rilasciata al sito Julienews.it: “Votate per Gianni Lettieri, votate per il Pdl, votate quindi per Silvio Berlusconi e il suo governo. Non siate irriconoscenti dopo quello che abbiamo fatto per la vostra Napoli riportandola al decoro che le compete come capitale del Mediterraneo”, ha chiesto Berlusconi. Pigliate atto del disastro amministrativo della sinistra per decidervi a cambiare – ha aggiunto rivolto ai napoletani – Scopa nuova scopa bene. Credo che non possiate esimervi, da persone consapevoli, dal cambiare e dal dare il voto ad un nuova amministrazione, quella del centrodestra e del buongoverno”. Nel video Berlusconi torna a parlare del provvedimento che “rinvia gli abbattimenti sino alla fine dell’anno per darci il tempo di affrontare con serenità il problema e trovare una soluzione che non può essere quella dell’abbattimento”. Provvedimento che Berlusconi intende mostrare nel comizio di oggi a sostegno di Lettieri.
Ma lo stop all’abbattimento delle case abusive non è l’unica carta segreta che il premier intende tirar fuori per convincere i napoletani a votare Pdl alle urne: “Sulla questione rifiuti i cittadini non pagheranno la Tarsu fino a quando ci sarà un solo cumulo di immondiza depositato sulle strade”. Insomma, il Cavaliere si gioca tutto pur di trionfare alle amministrative che, come lui stesso ha ammesso, sono un test per il governo nazionale: “Il voto è importante perché si devono confermare amministrazioni di centrodestra e cambiare amministrazioni di sinistra che hanno operato malissimo come a Napoli”. ” E poi – ha aggiunto – da una vittoria del centrodestra può arrivare una spinta per dare maggiore slancio al governo che ha di fronte due anni di straordinario lavoro” e realizzare la riforma della giustizia, del fisco e quelle istituzionali.
La maratona elettorale di Berlusconi è cominciata di buona mattina con il collegamento telefonico a Reggio Calabria durante la manifestazione di Alleanza di Centro di Francesco Pionati, uno dei grandi esclusi dal rimpasto del 5 maggio che ha visto la nomina di nove nuovi sottosegretari quasi tutti di provenienti da Iniziativa responsabile e Futuro e Libertà. Berlusconi sa di aver lasciato Pionati come “un bambino a cui hanno tolto il pane di bocca”, come aveva detto Pionati stesso il 6 maggio in un’intervista ad Antonello Caporale: “Io paziento qualche giorno, se poi mi fregano è guerra”. Eccolo subito accontentato: “Posso assicurare che Pionati che sarà presto anche lui nella nostra squadra”, ha assicurato il Cavaliere al telefono, ringraziando l’ex giornalista del Tg1 per aver consentito prima la vittoria del centrodestra il 14 dicembre e la nascita di una nuova maggioranza “a seguito della diaspora di Fini e di Fli”, poi per aver fatto un passo indietro in occasione della prima tornata di nomine dei sottosegretari. Berlusconi ha colto l’occasione anche per rassicurare un altro scontento, quel Giuseppe Galati dei Cristiano popolari di Mario Baccini che subito dopo il rimpasto aveva dichiarato: “Prendiamo atto che gli impegni assunti dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, non sono stati mantenuti”. Eccolo accontentato anche lui: “Con la chiamata al ministero delle Infrastrutture di Aurelio Misiti e a quello dell’Economia di Tonino Gentile, e la prossima chiamata al ministero del Lavoro di Pino Galati, ci saranno tre calabresi in squadra per lavorare per questa straordinaria regione”, ha promesso Berlusconi non prima di aver ricordato l’impegno del governo nella risoluzione dell’emergenza rifiuti a Napoli e la ricostruzione in Abruzzo dove “in meno di sei mesi abbiamo dato una casa con tutti i comfort a 30 mila persone, senza mai mettere le mani in tasca agli italiani”.
Pur senza nominarlo, Berlusconi se la prende con Giorgio Napolitano che due giorni fa aveva chiesto “rispetto reciproco” tra gli schieramenti che “concorrono alla conquista della maggioranza nelle elezioni” invitando la politica ad “abbassare i toni”. “Hanno fatto scandalo le parole della Moratti, ma La Repubblica di oggi pubblica un articolo di Cordero in cui mi paragona a Hitler”, ha detto Berlusconi. riferendosi a un estratto della lezione che Franco Cordero terrà domani al Salone del Libro di Torino, pubblicato oggi sul quotidiano diretto da Ezio Mauro.