Un gruppo di avvocati è pronto a creare un gruppo di "irresponsabili" dopo il colpo basso del sindaco uscente: "La vicenda Moratti-Pisapia dimostra, ancora una volta, che non ci si può fidare delle apparenze ma che tutti coloro che gravitano intorno al Signor B. finiscono per comportarsi come il loro capo utilizzando gli stessi metodi estorsivi e la stessa scorrettezza istituzionale"
L’attacco sconsiderato di Letizia Moratti a Giuliano Pisapia, con il corollario di false accuse di contiguità al terrorismo negli anni Settanta, sta assumendo per il sindaco uscente sempre più l’aspetto di un boomerang.
Nelle ultime ore, a difendere il collega penalista in corsa per Palazzo Marino è sceso in campo un nutrito gruppo di avvocati milanesi. Sollecitati da Aldo Bozzi, il legale noto per la sua isolata battaglia contro la legge elettorale, il cosiddetto «porcellum», decine di principi del Foro e meno conosciuti avvocati hanno dato il via a una catena telematica che mette all’indice la sindachessa e plaude, invece, all’onestà personale e professionale del collega Pisapia. «Stiamo organizzando una riunione di “irresponsabili” per la sottoscrizione di un documento pubblico» annuncia al Fatto Federico Silicato, avvocato per la parte civile nei processi per le stragi di Piazza Fontana e di Brescia. «La vicenda Moratti-Pisapia dimostra, ancora una volta, che non ci si può fidare delle apparenze ma che tutti coloro che gravitano intorno al Signor B. finiscono per comportarsi come il loro capo utilizzando gli stessi metodi estorsivi e la stessa scorrettezza istituzionale».
Un’iniziativa che raccoglie l’adesione di Francesca Luchi, avvocato dello Studio legale che fa capo a Guido Rossi («Sono assolutamente d’accordo. Dobbiamo fare qualcosa»). E di Giorgio Mondini, fondatore con Giuseppe Rusconi dell’importante Studio legale internazionale che porta i loro nomi: «Già i destinatari di questa mail rappresentano un gruppo numeroso e qualificato per esprimere quantomeno il disagio per l’attuale insopportabile situazione morale, prima ancora che politica. Poiché non c’è mai limite al peggio, cerchiamo almeno di porvi un freno».
Il sentimento dominante fra i colleghi di Pisapia è l’indignazione: «Condivido le preoccupazioni per le possibili implicazioni del voto di Milano. Sono indignato per il comportamento di chi aspira a continuare a governare Milano e do la mia piena solidarietà e sostegno a Pisapia» scrive per esempio Rocco Mangia, avvocato cassazionista (fu, fra l’altro, legale di Pino Pelosi, l’assassino di Pier Paolo Pasolini).
Fra i nomi di chi partecipa a questo forum online c’è un avvocato-politico di lungo corso come Vittorio Cutrera (socialista, fu anche sottosegretario nel governo Ciampi). E una sorpresa: Vittorio Dotti, l’ex legale di Silvio Berlusconi la cui compagna Stefania Ariosto causò non pochi problemi al premier con le sue testimonianze sulle mazzette dispensate per il Lodo Mondadori. Quello di Dotti è, forse, il messaggio più accorato: «In questa vigilia elettorale è particolarmente importante che a Giuliano Pisapia giunga un forte segnale di solidarietà e vicinanza da tutti i Colleghi, prima di tutto come avvocati e uomini di legge,poi come cittadini milanesi ed esponenti di una cultura di razionalità e di civismo che ha sempre caratterizzato la nostra Milano, anche nella sua vita pubblica».