Segui i risultati in diretta Tra le quattro grandi città su cui sono accesi i riflettori in questa tornata elettorale, solo a Torino (e a Bologna) il candidato del centrosinistra Piero Fassino ce la fa al primo turno.
La netta vittoria “mi sprona a interpretare il ruolo di sindaco come sindaco di tutta la città e di tutti i torinesi”, ha detto Fassino poco fa incontrando le tante persone presenti nella sede del suo comitato elettorale a Torino. “Ogni mia energia – ha detto ancora Fassino – sarà impegnata a realizzare il bene di Torino”.
Il momento di maggiore commozione di Piero Fassino, nella sede del suo comitato elettorale, a commento della grande vittoria che lo ha portato alle elezioni di sindaco di Torino, c’è stato quando ha ringraziato la moglie, Anna: “Voglio ringraziare Anna – ha detto Fassino – che mi ha accompagnato con generosità e dedizione”.
Alla fine con 919 sezioni scrutinate, Piero Fassino (centrosinistra) ha il 56,66 per cento dei voti (255.242 voti) contro il 27,30 per cento del candidato di centrodestra Michele Coppola (122.982 voti), 4,97 per cento (22.403 voti) di Vittorio Bertola (Movimento 5 stelle), 4,86 (21.896 voti) di Alberto Musy (Terzo polo) e 3,57 (16.089 voti) di Domenico Coppola.
”Fassino rispetto a Chiamparino perde dieci punti percentuali. Quindi il centrosinistra a Torino è meno forte”, ha commentato Agostino Ghiglia, vicecoordinatore del Pdl piemontese, che però riconosce: “Ci aspettavamo di più”.
“Ero convinto che si potesse almeno andare al ballottaggio, non è stato così, ora bisognerà cercare di capire come è stato possibile una debacle di questo tipo”. Così il sottosegretario all’Agricoltura del Pdl Roberto Rosso, commenta i primi risultati elettorali che vedono il candidato sindaco del centrosinistra, Piero Fassino, in nettissimo vantaggio sul candidato del centrodestra Michele Coppola. “Rimane il fatto che se il Pdl scenderà al di sotto dei risultati conseguiti quando fu candidato sindaco di Torino per il centrodestra Rocco Buttiglione, si tratterebbe di un dato veramente incredibile di cui la dirigenza dovrebbe in qualche misura rendere conto”.
Affluenza a Torino (vedi dati del Viminale). In controtendenza rispetto alla maggior parte delle grandi città in cui si è votato, a Torino l’astensionismo si è ridotto rispetto alle ultime consultazioni. Il dato definitivo dell’affluenza è del 66,4% pari a 470.995 votanti, contro il 64,73% delle Comunali del 2006 e il 64,11% delle Regionali dell’anno scorso. La circoscrizione cittadina con l’affluenza più elevata è la 2, Santa Rita-Mirafiori, dove ha votato il 68,84% degli aventi diritto.
Nel 2006 Sergio Chiamparino trionfò con il 66,6 per cento, ma il dato di astensione fu molto alto: un elettore su tre decise di non andare a votare.
Curiosità. Domenico Coppola, rappresentante di una lista civetta creata ad hoc per sottrarre voti all’altro Coppola, Michele, candidato di Pdl e Lega, ha ottenuto il 3,56 per cento dei voti. Sono migliaia le schede annullate a causa della confusione tra i due Coppola. A dar vita alla lista civetta è un professionista del genere, tal Renzo Rabellino, che già nel 2000 aveva creato una lista Rosso parallela che era riuscita a prendere l’8 per cento; anche alle regionali Rabellino aveva tentato di inserire Laura Cota per confondere le acque con la lista Roberto Cota.